GEORGIA: NON CI ARRENDEREMO MAI, BUSH, ESCALATION DRAMMATICA E BRUTALE

Aerei russi hanno bombardato oggi la città di Gori, in Georgia vicino alla regione separatista dell’Ossezia del Sud, ferendo diversi civili. Lo ha detto un testimone della Reuters. "Le bombe cadono davanti a noi e accanto a noi,", ha detto un giornalista della Reuters che stava attraversando la città in automobile. "Diverse persone sono ferite e giacciono sulla strada. Ce ne andiamo di corsa", ha detto il giornalista. Il reporter ha detto che la strada colpita si trova vicino alla zona collinare dove in precedenza l’aviazione russa ha attaccato postazioni di artiglieria georgiana.

Le forze abkhaze hanno circondato quelle georgiane nelle gole di Kodori, contese con Tbilisi: lo sostiene l’esercito della non riconosciuta repubblica separatista dell’Abkhazia, secondo fonti citate dall’agenzia Itar-Tass. All’azione hanno partecipato anche 250 paracadutisti. Stando allo stato maggiore dell’esercito separatista filo russo, i georgiani continuano a difendersi.

Il presidente della non riconosciuta repubblica georgiana dell’Abkhazia, Sergei Bagapsh, ha annunciato oggi che le truppe abkhaze sono entrate nella parte superiore delle gole di Kodori, contese con la Georgia, e che "in pochi giorni avremo sotto pieno controllo questa zona". "L’operazione per estromettere le forze georgiane dalla parte superiore della gola di Kodori sta proseguendo con successo e secondo i piani", ha dichiarato Bagapsh, citato dall’agenzia russa Interfax. L’operazione, ha aggiunto, è condotta esclusivamente da forze abkhaze, con mezzi di artiglieria, carri lanciamissili, mortai ed altre armi. Inizialmente, secondo il ‘ministro degli esteri’ abkhazo Sergei Shamba, i georgiani avevano nella zona 3.000 uomini ma, ha precisato, "é difficile dire quanti ne sono sopravvissuti dopo i bombardamenti e gli attacchi aerei di questi giorni".

SAAKASHVILI: NON CI ARRENDEREMO MAI

Il presidente della Georgia, Michail Saakashvili, in collegamento da Tbilisi con la CNN a Washington ha detto ieri sera che "la Georgia non si arrenderà mai". Dopo aver ribadito le sue accuse nei confronti della "invasione" da parte della Russia, Saakashvili ha aggiunto: "La Georgia non si arrenderà mai. Perché noi combattiamo per la nostra libertà e il prezzo da pagare tornando indietro sarebbe troppo alto. Vorrebbe dire la perdita della libertà, un sentimento che i georgiani hanno conosciuto per decenni e che non possono sopportare. Per questo dico che la Georgia non si arrenderà mai".

RUSSI AVANZANO, BUSH: ESCALATION BRUTALE

Si intensificano gli appelli per una tregua immediata nel conflitto tra Mosca e Tbilisi nelle regioni separatiste filorusse dell’Ossezia del sud e dell’Abkhazia ma anche oggi sono proseguiti i bombardamenti e le accuse reciproche. Mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu è riunito per esaminare una bozza di risoluzione preparata dai paesi occidentali, il presidente americano George W. Bush, rientrato da Pechino, ha chiesto alla Russia di fermare quella che ha definito "un’aggressione drammatica e brutale" e, sposando le tesi del presidente georgiano Mikheil Saakashvili, ha detto che il vero scopo dell’operazione sembra essere quello di rovesciare un governo eletto democraticamente. Per questo ha ammonito che le relazioni con gli Usa potrebbero essere a rischio.

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