Rimane alta la tensione tra Georgia e Russia, con gli Stati Uniti che accusano Mosca di non rispettare il cessate il fuoco. Il presidente georgiano Mikheil Saakashvili sostiene che le forze di Mosca continuano a muoversi attraverso la Georgia, nonostante il cessate il fuoco. Il presidente americano George W. Bush si è detto «preoccupato» per le notizie di continue operazioni militari russe in Georgia, e ha esortato Mosca a cessarle. «La Russia deve mantenere la sua parola e aiutare a chiudere questa crisi».
PRIGIONIERI – La Russia però respinge al mittente le accuse di violare la tregua. Il vice capo di Stato maggiore russo ha smentito la presenza di soldati a Gori e rimandato a Tbilisi l’accusa di violazione della tregua. Sono i georgiani a non adempiere «appieno» all’intesa siglata dalle parti, ha detto Anatoly Nogovitsyn. In ogni caso, ha aggiunto, «stiamo pianificando il ritiro». La Russia ha perso 74 soldati nella guerra con la Georgia, ha aggiunto Anatoly Nogovitsyn. Circa 171 sono i feriti e 19 i dispersi. Martedì la Georgia ha ammesso 175 perdite, di cui almeno 50 civili. Nogovitsyn ha aggiunto che Mosca è pronta a trattare con Tbilisi uno scambio di prigionieri, «lista contro lista».
LAVROV, «CI RITIREREMO DOPO GEORGIANI» – In ogni caso Mosca non ritirerà immediatamente le sue truppe dall’Ossezia del sud. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov dopo l’accordo tra Russia e Georgia, raggiunto grazie all’intervento del presidente francese Nicolas Sarkozy nella sua qualità di presidente di turno dell’Unione europea. «Dopo il ritiro delle truppe georgiane nelle loro caserme, ritorneremo sul territorio della Federazione russa. Le nostre forze per il mantenimento della pace resteranno in Ossezia del Sud», ha sottolineato Lavrov. Sia il ritiro russo «sulle linee precedenti allo scoppio del conflitto» sia il rientro dei georgiani «nei luoghi del loro abituale stanziamento» sono punti previsti dal piano per la soluzione del conflitto.
ACCUSE A USA – Mosca accetta comunque, ai fini di un cessate il fuoco, la modifica apportata dalla parte georgiana sul sesto punto degli accordi mediati da Sarkozy, che elimina la menzione diretta alle questioni dello status di Abkhazia e Ossezia del sud, ha detto Lavrov. Però ai fini di una soluzione definitiva del conflitto, «certamente la questione non può essere accantonata». Secondo Lavrov, inoltre, la Georgia dovrà finanziare la ricostruzione in Ossezia del sud. «Mosca ha stanziato una considerevole quantità di fondi allo scopo – ha detto il ministro degli Esteri russo. – Ma è l’aggressore che deve pagare per la ricostruzione di Tskhinvali e dei villaggi distrutti». Lavrov ha poi indirettamente puntato il dito contro gli Usa. «C’erano cittadini stranieri con la parte georgiana nell’attacco contro l’Ossezia del sud», ha detto il ministro degli Esteri russo. «Non so se assieme ai reparti militari, ma in ogni caso dalla parte dell’esercito georgiano», ha aggiunto in una chiara allusione agli istruttori militari statunitensi in Georgia. Il presidente americano ha annunciato di aver dato istruzioni al segretario della Difesa, Robert Gates, di impiegare militari in Georgia per fornire assistenza militare.
BUSH: «RUSSIA RISPETTI IMPEGNI» – Bush ha replicato che gli Stati Uniti «sono dalla parte del governo georgiano democraticamente eletto», e ha intimato a Mosca di «mantenere la parola data e attivarsi per porre fine alla crisi». Il capo della Casa Bianca ha aggiunto che gli Usa manderanno in Georgia aerei e navi militari con aiuti umanitari e scorte di medicinali, e ha sollecitato la Russia a garantire che le vie di comunicazione siano agibili. Gli Usa hanno richiesto un vertice dei ministri degli Esteri della Nato per discutere della situazione in Georgia che sarà fatto martedì prossimo. L’incontro potrebbe già avvenire all’inizio della prossima settimana, ha riferito una portavoce della Nato, Carmen Romero, aggiungendo che la Russia non parteciperà al vertice. Gli Usa hanno cancellato un’esercitazione navale prevista per la prossima settimana che vedeva coinvolte anche Russia, Gran Bretagna e Francia. Secondo il Segretario di Stato americano Condoleezza Rice – che si recherà a Parigi e Tbilisi – le operazioni militari di Mosca in Georgia hanno messo in pericolo l’integrazione della Russia negli organismi internazionali. «La Russia può ancora cambiare direzione e dimostrare che sta cercando di comportarsi in linea con i principi del XXI secolo», ha detto. «Ma vi assicuro che la reputazione internazionale della Russia e il ruolo che potrà giocare nella comunità internazionale sono in discussione».
