GHEDDAFI: ”ITALIA NON DARA’ BASI NATO-USA CONTRO DI NOI”

L’Italia non darà le basi Nato agli americani nell’ipotesi di un attacco Usa alla Libia. Lo ha detto il leader libico Muhammar Gheddafi in un discorso domenica scorsa a Bengasi, ma il cui testo è stato diffuso solo martedì dall’agenzia ufficiale di stampa libica Jana. Secondo Gheddafi, l’Italia si è impegnata a non concedere l’uso delle basi sul suo territorio nel caso di un’aggressione contro la Libia in base all’articolo 4 del Trattato di amicizia e cooperazione italo-libico firmato sabato scorso da Berlusconi.

IL RETROSCENA – Gheddafi rende noto che sono servite «lunghe discussioni» perché l’Italia voleva impegnarsi solo a «non compiere aggressioni contro la Libia», mentre i negoziatori libici ribattevano che «questo non è abbastanza, perché l’attacco del 1986 era partito dall’Italia». Ciò di cui i libici volevano essere sicuri, ha sottolineato Gheddafi, era che «né l’America né la Nato avrebbero usato basi in Italia contro la Libia». Dopo aver minacciato di non chiudere l’accordo e che le relazioni tra i due Paesi sarebbero state «ostili», alla fine l’Italia ha accettato, sostiene Gheddafi citato dalla Jana.

ARTICOLO 4 – L’articolo 4, secondo quanto riferito dal leader della Libia, sarebbe quindi stato concordato sotto questa formula: «Nel rispetto dei principi della legalità internazionale, l’Italia non usa e non permette di usare i suoi territori contro la Libia per ogni aggressione contro la Libia, e la Libia non userà o permetterà di usare il suo territorio per ogni atto ostile contro l’Italia».

LA REPLICA DI PALAZZO CHIGI – «In relazione a quanto riportato dall’agenzia di stampa libica Jana, circa il trattato firmato sabato scorso tra l’Italia e la Libia, si precisa che l’accordo fa, come è ovvio, salvi tutti gli impegni assunti precedentemente dal nostro Paese, secondo i principi della legalità internazionale», è affermato in una nota diffusa da Palazzo Chigi.

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