ROMA – Altri guai giudiziari per Gigi D’Alessio che, non più tardi di qualche giorno fa, è stato rinviato a processo per rapina perché accusato di aver sottratto la macchina fotografica ad un paparazzo appostato dinanzi alla sua villa all’Olgiata. Adesso l’artista è stato nuovamente convocato in Procura come indagato in merito a una presunta evasione fiscale di un milione di euro.
Per l’accusa D’Alessio sarebbe responsabile di occultamento o distruzione di documenti contabili riconducibili a una delle società che hanno curato la sua immagine. Insieme al cantautore sono indagate altre tre persone ritenute partecipi del presunto raggiro finalizzato al mancato pagamento delle tasse. Si tratta del contabile del cantante, un socio dell’impresa creata ad hoc per gestire i diritti legati alla figura di D’Alessio e un avvocato civilista, membro dell’azienda con una quota di minoranza. Gli interrogatori sono stati preceduti da una serie di perquisizioni a casa del cantante e negli studi professionali degli altri indagati. Al termine delle deposizioni il pm valuterà la richiesta di eventuali rinvii a giudizio o l’archiviazione.
E’ fissata invece per il prossimo 25 febbraio la prima udienza del processo per rapina. La vicenda risale a otto anni fa: la sera dell’11 gennaio 2007, il cantante già condannato in primo grado a 9 mesi di carcere per esercizio abusivo delle proprie ragioni, avrebbe aggredito e derubato della macchina fotografica alcuni fotografi insieme ad un suo collaboratore, Antonio De Maria. I giudici in appello però decisero di annullare la sentenza rinviando gli atti in procura affinché fosse riformulata l’accusa di rapina.