Se per il modello di business si cerca un orientamento nel settore dell’economia dei media, ogni impresa, scanso qualche caso eccezionale, sarà sorpassata prima del tempo utile che la pianifcazione prevede. C’è troppa innovazione continua per decidere un modello stabile di remunerazione. Prendere l’orientamento da altri settori, come la logica dell’economia IT in ambiente aperto sarebbe già più congruente, come l’Open Source Service Development, classica dell’ambiente ricerca e sviluppo di software. In questo caso, l’obiettivo è aggregare risorse conoscitive da mettere a disposizione su richiesta, ma non nella funzione di archivio, che pur deve esser predisposto, ma in quella di problem solving.
Le richieste di fabbisogni informativi personalizzati, avrebbero come prima linea di erogazione una serie di contenuti e professionisti che li gestiscono liberamente nel network, poi in secondo tempo, queste competenze creano il valore aggiunto semplificando e indirizzando le esigenze informative della domanda di ricerca. Il core, ovvero la prima linea di servizio dovrebbe esser gratuito, nel peripheral verrebbe impostata la formula dei ricavi.
In un qualche modo, il Business Week ha intrapreso una scelta sperimentale del genere. La mia idea la porta un pò all’estremo, trasformando il giornalismo da aggregatore di notizie a integratore di competenze per la ricerca.
http://bx.businessweek.com/
Emanuele