Il leggendario anchorman della rete televisiva CBS, Walter Cronkite, che con la sua voce calma e pacata ha raccontato agli americani i principali eventi nazionali ed internazionali dal 1962 al 1981, dall’assassinio di John Kennedy, alla guerra in Vietnam, allo sbarco sulla luna dell’Apollo, è morto all’età di 92 anni dopo una lunga malattia nella sua casa di New York, a quanto riferisce il New York Times.
Nel condurre il telegiornale della sera, CBS Evening News, la sua onestà e imparzialità ne fecero ”l’uomo di cui si fidano di più gli americani”.
Cronkite aveva cominciato a lavorare come corrispondente televisivo della CBS nel 1950. La sintesi del suo modo di fare giornalismo è proprio il motto divenuto celebre con cui chiudeva i suoi telegiornali: “And that’s the way it is”, “E così stanno le cose”.
Cronkite raccontò gli eventi della storia, la guerra in Vietnam, l’assassinio di Martin Luther King, le tensioni razziali, le manifestazioni pacifiste nei campus universitari, il caso Watergate, che portò alla rinuncia del presidente Richard Nixon.
“Non mi capacito dell’impatto che ho nè del mio successo – disse una volta”. ”Che il mio modo di porgere sia diretto, spesso privo di verve è probabilmente una critica giusta, ma ho costruito la mia reputazione su un giornalismo onesto e diretto. Fare qualunque altra cosa mi suonerebbe finto”.
La sua popolarità era enorme. Tanto che quando concluse un commento sulla guerra in Vietnam affermando che il conflitto non poteva essere vinto dagli Stati Uniti, il presidente Lyndon Johnson avrebbe detto con amarezza: “Se abbiamo perso Cronkite, abbiamo perso l’americano medio”.
Cronkite si era ritirato dalla attività di anchorman nel 1981, ma aveva continuato a prestare la sua famosa voce e la sua autorevole presenza a numerosi film e documentari e speciali Tv.