GIOVANI DI DESTRA ASSALTANO LA RAI PER ”CHI L’HA VISTO”

Una quarantina di giovani appartenenti al movimento di estrema destra Casa Pound, ha scavalcato la scorsa notte i cancelli della sede Rai di via Teulada in Roma tentando un’irruzione per protestare contro la trasmissione Chi l’ha visto e la sua conduttrice, Federica Sciarelli. Informati dalla guardia giurata che a quell’ora non c’era più nessuno, hanno desistito.
La Rai ha presentato denuncia. Sotto accusa la puntata nella quale sono stati trasmessi video degli scontri a piazza Navona in cui sono stati mostrati i volti di alcuni appartenenti a Blocco Studentesco. Il segretario nazionale di Casa Pound Gianluca Iannone spiega che «dopo quelle immagini è stato naturale vederci a via Teulada: perché sollecitare informazione dai telespettatori su gente già identificata dalla polizia?». La Sciarelli e il direttore della Rai sottolineano: nessun invito alla delazione, solo documentazione. Il senatore della Pdl Domenico Gramazio parla di «istigazione a delinquere» da parte del servizio pubblico e annuncia che presenterà un’interrogazione parlamentare. In mattinata anche minacce telefoniche ai redattori del programma. Il direttore di Raitre Paolo Ruffini ha affermato che le minacce sono state indirizzate anche verso «i parenti di chi lavora alla trasmissione». Il presidente della Rai, Claudio Petruccioli ha sottolineato al Ministro dell’Interno Roberto Maroni la gravità dell’accaduto e le preoccupazioni che l’episodio suscita. Presentata un’interrogazione parlamentare dalla segretaria dell’Ufficio di Presidenza della Camera per far luce sull’irruzione.

L’irruzione. Il gruppo di circa 40 persone poco dopo le 24 è riuscito ad entrare nel cortile della sede Rai non lontana dalla palazzina dove è la redazione di Chi l’ha visto. Alcuni di loro avevano anche il volto coperto da passamontagna. Due dei giovani erano muniti di telecamere. L’irruzione è stata messa on line su YouTube.com. Ad accorgersi dell’intrusione è stata una guardia giurata che ha avvicinato alcuni di loro ma è stato allontanato al grido di «lasciaci in pace dobbiamo protestare». Quando la guardia giurata ha informato i giovani che a quell’ora non c’era più nessuno nelle redazioni il gruppo ha desistito e si è allontanato.

Le telefonate di minaccia. Ancora tensione questa mattina per quattro telefonate di minaccia ai redattori della trasmissione e alle loro famiglie che, spiega la Rai, sono state registrate e consegnate alle autorità competenti. A parlare è una voce maschile, sembrerebbe sempre la stessa, che parla a nome di Forza Nuova. Almeno due telefonate inoltre, secondo quanto si apprende, arrivano da un’utenza telefonica intestata a Roberto Fiore, parlamentare e segretario del movimento di estrema destra. Ma Fiore spiega: «Le telefonate giunte alla redazione di Chi l’ha visto? non appartengono in qualsiasi modo allo stile ed alla linea che, particolarmente ora, contraddistingue Forza Nuova». Fiore chiede l’intervento del ministro dell’interno e del garante delle comunicazioni per frenare una «pericolosa spirale» e sanzionare la trasmissione». Nelle immagini mostrate dalla trasmissione ha visto «una vera e propria lista di proscrizione per invitare alla violenza nei confronti dei giovani». E, afferma, «intanto a Cremona sono comparse sotto casa dei responsabili locali di Forza Nuova delle scritte contenenti minacce di morte».

Casa Pound: uso criminale servizio pubblico. Casa Pound Italia parla di una « pacifica passeggiata negli studi Rai di via Teulada a Roma» per denunciare «un uso strumentale e criminale del servizio pubblico». Sotto accusa le immagini trasmesse nella puntata del 3 novembre con i militanti del Blocco Studentesco «invitando i telespettatori a fornire informazioni e generalità di ragazzi che non sono né scomparsi né tanto meno sconosciuti», ma sono stati già «fermati ed identificati dalle forze dell’ordin». «Nei fatti tramite una trasmissione del servizio pubblico – ha concluso Casa Pound Italia – si è voluto fornire a livello nazionale una vera e propria lista di proscrizione per invitare gli antifascisti più violenti a mettere in pratica la loro aspirazione più nota: "uccidere un fascista non è reato"».

Gramazio: da Rai istigazione a delinquere.  Il senatore del PdL, Domenico Gramazio considera l’episodio «gravissimo che ci riporta indietro negli anni, durante i quali bastava la divergenza di opinione politica come pretesto per violenze e condanne sommarie. Presenterò una interrogazione urgente al ministro competente nella quale chiederò che sia aperta una indagine dettagliata per il reato di istigazione a delinquere». Quanto è avvenuto «è uno scandalo, qualcuno ne dovrà rispondere».

Sciarelli: nessun invito alla delazione. La conduttrice sottolinea che «non c’è stato alcun invito alla delazione in trasmissione. Sono solo stati documentati con alcune immagini gli scontri di Piazza Navona. Abbiamo detto solo che erano brutte immagini. Non ho in alcun modo invitato il pubblico a fornire indicazioni sugli scontri e tantomeno sui ragazzi presenti».

Ruffini: nessuna lista di prescrizione. «Non ci sono parole per commentare quanto accaduto – commenta afferma il direttore di Raitre, Paolo Ruffini – chi parla di "passeggiata" non ha il senso della misura e non conosce la differenza tra violenza e non-violenza». E chiarisce che «la trasmissione ha fatto un lavoro di ricostruzione giornalistica e non ha chiesto liste di proscrizione. Chi l’ha visto? ha documentato con immagini quanto avvenuto».

Le reazioni. «Solidarietà a Rai Tre e a Federica Sciarelli che da sempre fa una trasmissione di vero servizio pubblico, con inchieste coraggiose e dalla parte dei cittadini. Come ha fatto anche ieri sera mostrando i filmati relativi a Piazza Navona». Lo dichiara Manuela Palermi, direttore di Rinascita, settimanale del Pdci che parla di «attacco squadrista» che non può essere sottovalutato.

Minniti: assalto squadrista. «L’assalto squadristico alla redazione di Chi l’ha visto, operato da una trentina di persone travisate col passamontagna -sottolinea il ministro dell’Interno del governo ombra Marco Minniti (Pd) – arrivate indisturbate fino alla Rai dove hanno eluso il servizio di sicurezza interno, è gravissimo e inaccettabile. Nessuna sottovalutazione è possibile, tanto più in presenza di un così pesante attentato contro la libertà di stampa e informazione».

Per Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, «è scandaloso che una trasmissione che si occupa d’altro istighi alla caccia all’uomo nei confronti dei giovani di destra. L’antifascismo televisivo prepara la strada a quello militante». «La Rai – conclude Storace entrando nella polemica su Chi l’ha visto? – deve rispondere di questa vergogna».

Interrogazione parlamentare. L’on. Emilia De Biasi, segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera ha annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare volta a fare luce sull’accaduto.

La Federazione nazionale della stampa italiana esprime in una nota «grave preoccupazione per quanto è accaduto». «È la prima volta – afferma la Fnsi – che gli uffici e gli studi della Rai vengono assaliti con proditoria violenza, questo non è assolutamente accettabile ed è un segnale molto preoccupante per il nostro Paese. Solidarietà piena e convinta, dunque, alla collega Federica Sciarelli e alla redazione tutta di Chi l’ha visto?, trasmissione che, nel rispetto del diritto-dovere di informare, ha squarciato molto spesso importanti veli della nostra storia recente». Per questo motivo il sindacato dei giornalisti chiede «con forza al ministro dell’Interno Roberto Maroni ed alla magistratura che facciano piena luce sul gravissimo episodio, perseguendo i responsabili di questo atto di stampo chiaramente squadristico».

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