LE TELEFONATE CON BERLUSCONI – Nell’ordinanza il giudice ordina all’azienda di viale Mazzini la riammissione in servizio dello stesso Saccà «nel ruolo precedentemente svolto» ritenendo che le opinioni della parte resistente, cioé dell’azienda, non siano condivisibili. La Rai aveva avviato la contestazione disciplinare a Saccà, con relativa sospensione cautelativa, il 21 dicembre del 2007, in riferimento alle notizie emerse fino a quel momento dall’inchiesta di Napoli nella quale il dirigente era indagato per corruzione e al contenuto delle intercettazioni di telefonate con Silvio Berlusconi.