di Mauro
Finalmente, dopo l'articolo pubblicato sul "Corriere" la scorsa settimana e le repliche governative, è iniziato il dibattito sul digitale terrestre. Purtroppo l'articolo ha esaminato solo i problemi tecnici, tralasciando l'impatto che tale innovazione avrà sulle famiglie. Lasciando da parte quindi aspetti come la presunta migliore qualità dell'immagine (chi ha SKY sa come l'esasperata compressione del segnale produca invece una qualità piuttosto scarsa), o l'altrettanto presunto ampiamento dei canali disponibili (moltissimi privi di interesse), e molti altri problemi per trattare i quali non ho spazio, la cosa che, finora, è stata ignorata è che, se si vorrà continuare ad usarli come fatto finora, si dovrà acquistare un decoder DTT per ogni TV e per ogni videoregistratore (VHS o DVD) posseduto. Se vorrai guadrare un programma mentre ne registri un altro, e nel frattempo tua moglie guarda un film nell'altra stanza, hai solo 2 alternative: comprare un decoder per ogni apparecchio, spendendo 50 o 60 euro, se non di più, per ognuno, oppure buttare via tutti i tuoi TV e i tuoi videoregistratori, anche se vanno benissimo, per acquistare nuovi apparecchi dotati di sintonizzatore DTT interno, spendendo molto di più. Naturalmente, se si opta per la prima scelta, quando finalmente la tua vecchia TV che oggi funziona ottimamente tirerà le cuoia, potrai sostituirla solo con un apparecchio con sintonizzatore DTT interno, perché fra poco esisteranno solo quelli, e dei decoder non saprai che fartene. Tutto ciò mi irrita: in casa mia si è abituati a non buttare i soldi dalla finestra in acquisti non indispensabili: se i miei apparecchi televisivi funzionano, perché li devo sostituire? Sarebbe come se, quando nel '76 è stata introdotta la TV a colori, le TV in bianco e nero avessero smesso di funzionare (non fu così, e in casa mia si acquistò un TV color solo nel '78 quando il precedente BN morì). Ma immagino ci sarà chi ci dirà che questo spreco di denaro servirà a far girare l'economia.