Mambo, questo il nome di un cane divenuto eroe, ce l’ha fatta: è sopravvissuto ed è anche diventato un simbolo della lotta alle crudeltà gratuite nei confronti degli animali. È iniziato martedì 14 settembre il processo contro i suoi due aguzzini, una ragazza di 22 anni e di un suo amico di 17.
Lei è già stata giudicata e condannata a sei mesi con la condizionale con l’accusa di aver commesso il reato atti di crudeltà e di barbarie nei confronti degli animali e dovrà versare anche una multa di 6 mila euro: il minorenne invece, sarà giudicato il prossimo 17 dicembre dal tribunale dei minori. La vicenda è accaduta a Espira-de-l’Agly, piccola cittadina dei Pirenei Orientali.
Mambo, durante il processo era presente in aula, accomodato tra i banchi. Come ha spiegato il procuratore che «quello era il suo posto in quanto vittima».
Tra i tanti che lo hanno sostenuto, c’è il campione della nazionale di calcio Zinedine Zidane, Alain Delon che si è accollato le spese del veterinario e Brigitte Bardot, da sempre impegnata nelle cause animaliste.
La vicenda risale allo scorso agosto nella notte tra il 10 e l’11: i due ragazzi si sono imbattuti casualmente nell’animale, che da trovatello qual’era vagabondava per le strade. I due decidono, «per divertimento» come poi hanno essi stessi ammesso, di metterlo al rogo. Stando alla ricostruzione effettuata dall’accusa, la ragazza si sarebbe occupata di tenere fermo il cane mentre il suo complice lo innaffiava di benzina per poi dargli fuoco ma il cane è riuscito a sopravvivere riportando ustioni del terzo grado.
