Gli insegnanti neo assunti hanno paura: in primo luogo di essere inadeguati, soprattutto davanti alla sfida di classi sempre più multietniche, ma anche di di non sapersi relazionare con gli studenti e i loro genitori.
Lo rivela un’indagine condotta dalla Fondazione Agnelli che ha scandagliato, attraverso una serie di questionari a tappeto, 15.000 professori neo assunti (2008 e 2009) in otto regioni italiane.
I risultati dello studio offrono più di uno spunto di riflessione. Innanzitutto, nel 2009, il 40.7% dei professori appena assunti non è laureato. In gran parte, i docenti privi di titoli di studio operano nelle scuole materne (75.6%) e nelle elementari (66.7%). Cifre che si spiegano con la lunghezza dei tempi di assunzione: molti di questi insegnanti sono stati in graduatoria e hanno lavorato come precari per oltre dieci anni, entrando nel sistema scuola quando la laurea non era ancora un pre-requisito.
Interessanti, soprattutto, le preoccupazioni dei docenti: oltre il 60% degli intervistati teme di non essere in grado di gestire le classi multiculturali, mentre una cifra vicina al 50% va in crisi davanti alle nuove tecnologie di comunicazione e informazione. C’è anche un 40% di neo assunti che, umilmente, non si sente adeguato a valutare correttamente gli alunni.
Altre grosse difficoltà, per i professori riguardano il mantenimento della disciplina in classe (40% nella scuole medie superiori) e, anche se in misura minore, il relazionarsi con le famiglie degli studenti.
A scontentare quasi tutti, invece, lo stipendio che continua ad essere, desolatamente, uno dei più bassi in Europa.