Per il premier inglese Gordon Brown, quelli di oggi sono tempi duri. Anzi, durissimi. Il suo governo è ormai considerato logoro e inadeguato alla situazione attuale del Paese. I suoi consensi, inoltre, calano giorno dopo giorno. Vuoi per la crisi finanziaria che ha colpito pesantemente l’economia britannica più di ogni altro Paese europeo, vuoi per la brutta figuraccia che solo mercoledì scorso ha fatto durante il Question Time alla Camera dei Comuni. E questo, come se non bastassero i duri colpi che anche i membri del suo stesso partito (quello laburista) gli rivolgono quotidianamente attaccandolo apertamente sulla sua politica.
Ritornando al Question Time, alle domande che i membri dell’opposizione gli hanno rivolto, Brown è sembrato davvero in serie difficoltà. A incrementare la dose anche David Cameron, capo dei conservatori e del “governo ombra” che gli ha rivolto una battuta a dir poco imbarazzante: «Non ti sembra ormai di non essere più all’altezza del tuo compito? La gente ormai lo ha capito. E pure il tuo partito e il resto del governo».
Simon Carr, che ha seguito l’evento per l’”Independent” ha scritto «che la gente sfinita come Gordon Brown spesso si trova in ospedale».
Le risposte inadeguate date da Brown non hanno fatto altro che testimoniare quanto il governo laburista, ormai in carica da 12 anni, sia in crisi e quanto la reputazione del premier sia oggi così in basso.
«Quando una persona cade in basso, è una persona facile da attaccare», ha detto George Jones, professore emerito di amministrazione alla London School of Economics. Ha anche dichiarato di essersi stupito del cattivo gusto degli insulti rivolti mercoledì al capo del governo.
«L’opposizione ha orchestrato tutto in modo tale da mettere in imbarazzo il premier» ha rivelato in un’intervista». «E oltretutto», ha sottolineato, «Mister Brown non è nemmeno un grande oratore. Ma come avrebbe potuto dopo che lo avevano insultato dicendogli che era un fallimento totale?»
Cameron lo ha anche sollecitato a indire delle nuove elezioni. Nei poteri del premier inglese, infatti, c’è anche la facoltà di richiamare l’elettorato alle urne. In questo momento, però per lui sarebbe una vera e propria zappa sui piedi. L’unica cosa che può fare, in alternativa, è quella di aspettare. Aspettare che tornino tempi migliori.