Paolo Esposito, 44 anni, il compagno di Tatiana Ceoban, la donna moldava di 36 anni, scomparsa il 30 maggio scorso a Gradoli, in provincia di Viterbo, insieme con la figlia Elena di 14 anni, è stato prelevato alle 17 di mercoledì nella sua abitazione di Gradoli dai carabinieri che lo hanno accompagnato nel carcere Viterbese di Mammagialla.
L’uomo è accusato di duplice omicidio e dell’occultamento del cadavere di Tatiana Ceoban e della figlia Elena. Ad incastrare Esposito alcune tracce di sangue rilevate dai Ris nella cucina della villetta dove abitava la coppia. Lui si difende: «Io non so niente di questa storia. È ora di farla finita. Sono tranquillo perché sono innocente. La verità , prima o poi, verrà a galla».
La vicenda lascia comunque aperte diverse questioni, come quella del movente. Delitto passionale? Un’amica della donna sostiene che Tatiana avesse un amante. Potrebbe essere questo il movente del delitto: Esposito viene a sapere della tresca e uccide la convivente insieme a sua figlia.
L’ultima volta che le due donne scomparse sono state viste, risale ad un mese fa. Le telecamere a circuito chiuso di un grande magazzino le hanno riprese il 30 maggio scorso a Gradoli, mentre sceglievano una videocamera per registrare la recita scolastica di fine anno di Elena, fissata per il giorno successivo.