La donna ha raccontato nell’aula del tribunale di Birmingham che i suoi colleghi anziani non le avrebbero mai risparmiato frecciatine e battute sul suo aspetto fisico e sul suo look: dal trucco eccessivo alla divisa troppo attillata, dalla borsetta fashion ai rapporti troppo cordiali con i detenuti, che più di una volta avrebbero chiesto alla bella Kajla di fermarsi nelle loro celle. Umiliazioni e soprusi verbali che la giovane guardia carceraria non poteva più sopportare, tanto da dimettersi dal Brinsford Young Offenders Institution di Featherstone, il penitenziario nello Staffordshire.
Un caso di mobbing, secondo la giovane. Mentre per i colleghi è stata proprio Kajla a cercarsela. Il suo look troppo glamour, con tanto di braccialetti e piercing al naso, avrebbe potuto metterla nei guai più di una volta. E in effetti gli episodi di bullismo sono continuati fino all’inevitabile epilogo delle sue dimissioni.