Guerra dei Baci, effusioni al bando al Liceo Newton di Roma. Il preside: “Solo prevenzione”

Le scuole apriranno regolarmente, senza nessun rinvio. Al massimo, spiega il ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini, si potrà pensare ad una pausa natalizia più lunga in concomitanza con il periodo di massima diffusione dell’influenza A.

Tutto in regola, quindi, o quasi. Le scuole aperte, infatti, rischiano di diventare posti decisamente meno allegri. Perchè la guerra al bacio, partita nel nuovo continente, dopo aver toccato Spagna e Francia sta arrivando anche da noi. Il sette settembre c’è stato il divieto di baciare la teca di San Gennaro. Ora scatta la crociata contro i baci nelle scuole. A fare da apripista il Mario Rusconi, preside del liceo scientifico Newton di Roma e presidente dell’associazione italiana presidi che, all’inizio del nuovo anno, farà passare una circolare in cui vengono messe al bando le effusioni.

Una scelta che colpisce perchè Rusconi, rispetto all’influenza A non sembra particolarmente allarmista: «I rischi di questa influenza sono bassi, non è giusto chiudere le scuole». Aule aperte, quindi, ma baci proibiti perchè «ci sono dei comportamenti a rischio che si possono evitare per non essere contagiati».

Il preside del Newton, comunque, è per la linea morbida: in caso di baci clandestini, infatti, non è prevista nessuna sanzione specifica. Rusconi è chiaro: «Nessun provvedimento disciplinare. Non vogliamo punire gli studenti ma solo sensibilizzarli su un problema».

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Emiliano Condò