Guerra per acqua in Cile/ Il caso di Quillagua: “Non resisteremo a lungo”

In Cile si combatte per i diritti sull’acqua, non solo per il trattamento o per la distribuzione, ma per l’acqua stessa. Quella dei fiumi, dei canali e di ogni montagna innevata. I diritti sull’acqua sono stati completamente venduti alle grandi compagnie.

Quillagua, in Cile, è conosciuto come il posto più asciutto del pianeta. Non vi abita quasi più nessuno: dagli 800 abitanti di venti anni fa si è passati al centinaio, poco più. I locali rimasti si lamentano per le leggi assurde che regolano il commercio dell’acqua, già poca da queste parti, come scrive il libro dei Guinness, e quel minimo quantitativo portato dal fiume è stato contaminato nel 1997.

L’autorità regionale per l’acqua ha aperto un’inchiesta nel 2007 ed improvvisamente per Quillagua sono arrivati piccoli aiuti dalle grandi compagnie: nell’estate del 2007 e nello scorso gennaio, poi poco altro. Gli abitanti, sebbene ancora determinati nella battaglia, sono preoccupati: “Non resisteremo ancora a lungo”.

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