HAMAS ACCETTA PROPOSTA DI TREGUA: OLTRE MILLE MORTI A GAZA

Si apre uno spiraglio per la pace. Hamas ha consegnato ai mediatori egiziani la sua risposta al piano per il cessate il fuoco per la Striscia di Gaza: il movimento integralista ha accettato la proposta egiziana per un cessate il fuoco dopo tre giorni di consultazioni al Cairo tra la stessa Hamas e il capo dei servizi segreti egiziani, Omar Suleiman. L'Egitto – ha riferito una fonte egiziana – giovedì informerà Israele della decisione di Hamas. In mattinata due componenti della delegazione di Hamas, provenienti da Damasco, erano partiti per la capitale siriana, mentre altri tre dello stesso movimento, arrivati da Gaza, erano rimasti al Cairo. La notizia è stata poi confermata dall'Agenzia di stampa di Hamas «Ramattan». Sulla proposta di tregua presentata dall'Egitto ci sono comunque ancora divergenze tra Israele e Hamas. Lo ha detto un rappresentante di Hamas in Libano. «Sulla proposta di tregua – ha detto Osama Hamdan in un'intervista ad Al Jazira – ci sono ancora delle divergenze».

BAN KI-MOON: «USO ECCESSIVO DELLA FORZA DI ISRAELE» – Sempre in mattinata il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, in una conferenza stampa al Cairo con il ministro degli Esteri egiziano Ahmed Abul Gheit, aveva detto che «c'è un uso eccessivo della forza nell'operazione israeliana, che deve essere fermato immediatamente. Chiaramente molti palestinesi sono stati uccisi – ha aggiunto Ban Ki-Moon – c'è stata una grande distruzione, una cosa molto triste e inaccettabile. Anche israeliani sono stati uccisi e traumatizzati. Abbiamo condannato questi atti così come l'attacco indiscriminato e sproporzionato e abbiamo chiesto di risparmiare la popolazione civile».

E' sempre più grave il bilancio dell'Operazione «Piombo Fuso»: il bilancio dell'offensiva israeliana su Gaza ha superato i mille morti. Ad annunciarlo sono stati i medici dell'ospedale al-Shifa di Gaza City e funzionari del Ministero della Salute di Hamas. Il bilancio delle vittime è salito nel pomeriggio di mercoledì a 1010, ha dichiarato Mòaweya Hassanein, capo dei servizi di emergenza del Ministero della Salute. Più di 4.600 persone sono rimaste ferite, ha aggiunto. Di questi, stando a quanto ha comunicato all'agenzia di stampa DPA Khamis el-Essi, medico al Shifa, quasi 400 versano «in gravissime condizioni». Circa il 50 per cento dei morti e dei feriti è composto da donne e bambini.

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