Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare intorno alla sede dell’ambasciata brasiliana dove è rifugiato Zelaya. La polizia e l’esercito sono intervenuti per portare la situazione alla calma, ma è stato difficile fermare la guerriglia. Gli agenti hanno fatto irruzione nelle case, armati e con gas lacrimogeni. Diverse persone sono rimaste ferite negli scontri
Il presidente de facto dell’Honduras, Roberto Micheletti, è intervenuto aprendo uno spiraglio verso il dialogo: «Sono disposto a discutere i modi per risolvere la crisi politica. Sono pronto a dialogare con Zelaya quando riconoscerà esplicitamente le elezioni del 29 novembre», ha detto in un messaggio riportato da uno dei suoi fedelissimi, Carlos Lopez.
Zelaya ha replicato che l’offerta del suo rivale è solo una «manipolazione».