Questi fantasmi era il titolo di una commedia, di un racconto dell’eterna commedia umana, che Eduardo De Filippo metteva in scena: apparivano e turbavano come fossero fantasmi, ma erano vivi e in carne e ossa. Però, per non sapere e capire davvero come fossero in realtà gli umani, era meglio continuare a considerali fantasmi…
Nella commedia politica e sociale italiana “questi fantasmi” ci sono eccome. Però non sono come quelli di Eduardo, sono fantasmi per davvero, non hanno consistenza, eppure li “vediamo” e ci andiamo anche dietro. L’ultimo in ordine di apparizione ha le sembianze di quei 18 miliardi “apparsi” per il Sud. Apparsi come soldi nuovi e nuovi invece non sono. Sono sempre gli stessi, mai spesi e però già “apparsi” otto mesi fa negli 80 miliardi anti crisistanziati dal governo (non li ricordate? Appunto, non “dovete” ricordarli). Apparsi e fatti sfilare nei Tg sarà ormai la decima volta.
Fantasma gemello è “lo sviluppo del Sud”. Tutti ne parlano, tutti lo “vedono”, per farlo materializzare basta appunto inviare soldi al Sud e quello, il fantasma dello sviluppo, si sente evocato. Ma non esiste: sono proprio i soldi arrivati al Sud, il modo con cui sono arrivati e sono stati spesi, ad uccidere lo sviluppo meridionale. La peggiore, inefficiente, corrotta e clientelare classe dirigente e la più connivente società civile usano da decenni questi soldi per affossarlo lo sviluppo. E’ tangente, mancia, assistenza, spreco e lo chiamano sviluppo.
Terzo fantasma è la sicurezza. Tutti la invocano ma gran parte è disposta a vendersela la sicurezza per qualche euro in più. Dire che i soldi spesi per la missione in Afghanistan e comunque all’estero sono soldi da risparmiare dimostra che per la sicurezza, quella vera, non si è disposti a spendere neanche il costo di un gelato a testa.
Quarto fantasma è quello della “genialità” e lungimiranza dello statista Bossi. Dire quello che piace alla gente è il miglior sistema per prendere voti. Ma di questa genialità ne sono piene le fosse delle nazioni e dei popoli, anche quelli inventati.
Seguono fantasmi minori ma non meno ectoplasmatici. Adesso arriva “l’ape regina”, al secolo Sabina Began. Sarebbe niente meno che l’organizzatrice della festa di Capodanno 2008 del premier, la festa delle feste. Ape regina perchè terminale di tutte le ragazze di Silvio. La ragazze di Silvio ci sono e hanno ftto il loro lavoro che non era certo solo quello in tv. Silvio se le faceva portare a casa e ci entrava, diciamo così, in confidenza. Purtroppo è cos’, purtroppo per lui, per loro e soprattutto per noi. Ma c’è davvero bisogno di inventare una “Spectre” del sesso facile e pagato? Le donne ci sono, e in carne. Le “Api Regine” sono invece fantasmi della retorica fantasia.
Infine il fantasma della ronda buona. Lo sta evocando Maroni: mai più di tre per strada, più di 25 anni di età, nessuna partecipazione o vicinanza con gruppi, associazioni e movimenti politici o para politici, incensurati, che non bevono alcol e non hanno vizi conosciuti. Fantasmi appunti, nella realtà non esistono.
Dimenticavo: il classico dell’estate, la felicità in amore. Il maggior quotidiano italiano sta animando il dibattito su se ci si possa sposare dopo i quaranta e i cinquanta e su se si resta single per colpa/negligenza dei maschi o delle donne. Niente meno che il fantasma della solitudine…Ma niente paura, la settimana prossima sui giornali sarà quella dei flirt roventi dell’estate.