I miei risparmi per una tomba, l’investimento più a rischio che c’è

La notizia la trovate in altra parte del sito, tra le cronache di Blitz. Dice la notizia che sul sito www.ama.roma e lavorando con Google earth potete visionare, ispezionare, valutare, prenotare tombe di pregio e di lusso. Ma la notizia narra anche altro di quel singolare animale sociale che è l’uomo.

Narra, ad esempio, di come sia in fondo ovvio che milioni di individui tranquillamente rischino i loro risparmi in prodotti finanziari incerti o chiaramente pericolosi. Che c’entra la finanza con i sepolcri? A prima vista nulla, però se valutiamo la propensione al rischio vediamo che unica e similare è la psicologia dell’umano. Comprare per 100mila o 300mila euro una dimora dove riposare comodamente nell’altra vita è un modo di investire. Soldi oggi in cambio di un beneficio domani. Soldi di questa vita in cambio di agiatezza, serenità, prestigio, comodità, rango nell’altra vita. E’ per questo che ci si compra una tomba monumentale e le cronache dal sito romano dicono che il mercato tira, eccome. Investimento che però è a rischio, anzi il tasso di rischio è di almeno il 50 per cento.

Che esista e non esista un’altra vita è infatti questione divisa a metà, poichè nessuno ne ha la certezza o la smentita: 50 per cento che c’è, 50 per cento che non c’è. Se c’è l’altra vita, ha ragione che ci investe i soldi di questa vita. Se l’altra vita non c’è, sono soldi buttati. Cinquanta per cento, anzi meno. Perchè, a voler essere coerenti con le religioni praticate queste, pur asserendo l’esistenza dell’altra vita, quasi tutte non la identificano in pieno con la credenza di una continuazione dell’essere lì, proprio lì dove è stato sepolto.

Quindi, meno del cinquanta per cento di possibilità che l’investimento in denaro sia redditizio e sensato. Nessun titolo spazzatura in circolazione in questo mondo è così finanziariamente tossico. Eppur si sono venduti e torneranno ad essere venduti e non c’è  e non ci sarà da meravigliarsi. L’umano è fatto così: sa bene che non è detto sia in qualche forma immortale, sa che la forma di una vita trascendente è ignota e comunque non corrisponde alle immagine votive, ai tempietti e alle villette funerarie. Qualunque sacerdote cattolico o protestante potrebbe spiegare che con la voglia di farsi casa comoda nell’altro mondo la fede e la religione non c’entrano. Eppure una bella tomba va a ruba, l’umano è pronto a investirci sopra i propri risparmi.

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Mino Fuccillo