La sentenza dei giudici svedesi, che hanno condannato i gestori del sito peer-to-peer più visitato al mondo, The Pirate Bay, sarĆ un precedente importante per la legislazione europea e americana sul controverso tema dei diritti d’autore.
Un fatto che sta facendo discutere le blogosfere di tutto il mondo e su cui non si poteva non sentire il parere di Vittorio Zambardino, che con il suo blog su Repubblica “Scene digitali”, ĆØ uno dei massimi esperti italiani su tutto quello che riguarda internet.
CosƬ inizia il commento di Zambardino alla sentenza in Svezia:
Ć una sentenza molto “mainstream”, quella che oggi condanna i gestori di The Pirate Bay a varie pene detentive e a un forte risarcimento verso quelle Major dell’intrattenimento che avevano fatto richieste anche più ingenti. Ć una brutta sentenza: che si “incastra” bene con le intenzioni punitive del governo francese, di quello inglese, e di quello italiano. Ed ĆØ un errore.
A pochi minuti dalla decisione del tribunale di Stoccolma, la blogosfera comincia a commentare, ma ci vorrĆ del tempo prima che un’opinione prenda forma. Non ĆØ difficile prevedere che sarĆ negativa. Intanto ecco TechDirt (in inglese) che sostiene che quella ĆØ “un’occasione perduta per l’industria dell’intrattenimento”. Vedremo cosa significa: intanto TechDirt in questi giorni sta riproponendo un tema importante: che la capacitĆ delle macchine digitali e della rete di riprodurre e copiare indefinitamente hanno introdotto nella rete il concetto di “zero”. Hanno cioĆØ smontato in modo irreversibile il conseguimento del profitto sulle opere dell’ingegno. […]
