ROMA 21 APR Fino a 50 anni fa qu – ROMA, 21 APR – Fino a 50 anni fa quasi tutte le nozze erano decise a tavolino, combinavano legami familiari tra le corti d'Europa. Addio promesse d'amore fra cugini o consanguinei (con tanto di eredi al trono emofiliaci) e al diavolo la ragion di stato. Il matrimonio il 29 luglio tra William e Kate, figlia di un imprenditore self-made man, sposato a una hostess e' solo l'ultimo di una lunga serie, cosi' come quello (1-2 luglio) tra Alberto II di Monaco e l'ex campionessa di nuoto Charlene, sono solo gli ultimi in ordine cronologico nella nuova generazione dei principi sposo-chi-mi-pare. Kate e Charlene, entrando in una famiglia reale, europea seguono di solo un anno le orme di Daniel Westling, che ha impalmato solo nel giugno 2010 la principessa Victoria di Svezia, dopo averle fatto da personal trainer. I matrimoni programmati a tavolino insomma sembrano appartenere soltanto ai libri di storia. Gli eredi al trono si sono imborghesiti. Anzi: spesso i borghesi si rivelano piu' attenti e piu' calcolatori dei principi del sangue, nell' acquisire e moltiplicare tramite nozze oculate patrimoni considerevoli. Quello che ha compiuto forse il gesto piu' clamoroso e' stato senz'altro Haakon Magnus di Norvegia. Nell'agosto del 2001 e' riuscito a portare all'altare la ragazza che aveva forse meno requisiti nell'intero regno per diventare un giorno regina. Mette-Marit Tjessem Hoiby: non era aristocratica e in piu' era un'ex frequentatrice di droga party per i quali fece pubblica ammenda in tv alla vigilia delle nozze, con un padre semi-alcolizzato e uno zio condannato per spaccio, e sopratutto, una ragazza madre. Ha portato in dote un figlio, Marius, di quattro anni, avuto da un pregiudicato. Il re Harald e la regina Sonja (anche lei una borghese, detta 'la camiciaia') hanno fatto l'impossibile perche' il loro figlio abbandonasse la ragazza. Nel 2004 il principe ereditario di Danimarca Frederik Andre' Henrik, ha detto si' alla bella manager Mary Donaldson, figlia di un professore di matematica, uomo di grande cultura ma molto poco blase'. Guglielmo Alessandro d'Olanda ha scelto l'argentina Maxima Zorreguieta, la figlia di uno dei ministri della dittatura del generale Vileda. E' stato un matrimonio d'amore anche quello, nello stesso anno, fra Felipe di Spagna e la rampantissima giornalista tv Letizia Ortiz, detta la 'plebeya' col nonno tassista e la mamma infermiera-sindacalista che il principe delle Asturie ha imposto a re Juan Carlos, e alla regina Sofia. I cattolicissimi re di Spagna hanno dovuto accettare, facendo buon viso a cattivo gioco, una nuora divorziata. Nel 2003 si contano altri due matrimoni in stile Cenerentola: quello tra il Principe del Belgio Laurent e l'inglese Claire Coombs, esperta immobiliare. Come non dimenticare le nozze italiane di Vittorio Emanuele di Savoia con Clotilde Coreau, giovane e bella attrice parigina (ma della banlieue), e particolare non da poco incinta al sesto mese di gravidanza. Per non parlare di chi e' stato disposto a rinunciare al trono per amore. E' il caso del principe Johan Friso che nel 2004 annuncio' che alla corona d'Olanda preferiva la fidanzata Mabel Wisse Smith, le cui equivoche amicizie in odor di malavita hanno suscitato scandalo in patria e l'hanno costretto a una scelta drastica. I matrimoni misti insomma vanno di ''moda'': ma gia' 10 anni fa, l'erede all'impero del Giappone, il principe Naruhito, sposo' Masako Owada, una diplomatica. Sei anni dopo, il principe Edoardo d'Inghilterra convolava a nozze con la discussa Sophie Rhys-Jones. Sembrano ormai appartenere alla preistoria, i tempi in cui i matrimoni si combinavano. Nel 1868 il re Vittorio Emanuele scriveva al figlio Umberto: ''vieni a Torino che ti ho trovato la moglie''. E anche se la fidanzata Margherita e il promesso sposo, tra l'altro cugini, non si erano mai visti, il matrimonio si celebro'.