L’altro giorno, rientrando in ufficio, ho notato un uomo sdraiato supino sul ciglio della strada, senza le scarpe ai piedi, visibilmente sporco e trasandato e dall’aspetto anziano, non un barbone, non ce ne sono da queste parti (per chi conosce un po’ Roma, in via Aurelia, all’altezza del 13° km direzione Civitavecchia). Ho pensato solo che fosse qualcuno che si è sentito male, conivolgo un amico e ci attacchiamo al telefono.
L’amico chiama il 112, squilla per qualche minuto ma nessuno risponde, attacca (questo basterebbe a concludere la mail, ma il resto è ancora meglio!). Ancora l’amico chiama il 113, rispondono, gli dico che c’è questa persona, gli dico che ho paura a disturbarlo, non so se è ubriaco, se è violento, se sta male o se dorme soltanto. “Signore chiami il 118”
Stavolta chiamo io il 118, io gli ripeto il problema, loro mi dicono di chiedergli se vuole l’ambulanza e io gli rispondo di nuovo che ho paura a disturbarlo e loro… “Signore chiami il 113”…! Richiamo il 113, di nuovo gli ripeto il problema e la ragazza al centralino… “Signore chiami il 118”…! Non volevo crederci, ho spiegato alla signorina del 113 che il 118 non veniva se prima io non chiedevo all’uomo a terra se voleva o meno l’ambulanza ma lei niente, insisteva dicendomi che loro non potevano farci nulla, se stava male dovevo chiamare il 118.
Io gli ho spiegato più e più volte che il 118 non sarebbe intervenuto. Ad un certo punto mi ha detto persino di segnalare il problema al centralino del Comune di Roma (lo 060606, chi vive a Roma lo conosce senz’altro), dicendomi “Purtroppo fino a quando il Comune non si occuperà di queste persone ne avremo sempre di più”. Ma non era un numero per le emergenze? O è la linea “libero sfogo dei cittadini”?
Non ci credo! Inizio ad irritarmi. Faccio notare alla signorina del 113 che sono 20 minuti che chiamo e richiamo i numeri di emergenza e che se l’uomo stesse davvero male a quest’ora “Avrebbe fatto in tempo a morì!”. Lei si prende i dati: nome, cognome e numero di telefono… “Signore non posso far altro che segnalare il problema”. “Grazie”.
Non salgo in ufficio, resto fuori in attesa della macchina della polizia o dei carabinieri o di chiunque sia tenuto in qualche modo ad occuparsi di queste situazioni. Passano circa 30 minuti, quasi un’ora da quando ho visto l’uomo a terra, inizio a preoccuparmi per quell’uomo che non si muove, sdraiato a terra. L’amico chiama il comando dei Carabinieri di zona… “Mandiamo subito una pattuglia”.
Dopo una quindicina di minuti finalmente arriva la pattuglia. I Carabinieri chiamano l’uomo a terra, gli urlano un po’ contro. Questo apre gli occhi… è solo un uomo ubriaco per fortuna, un Rumeno, la scena è a tratti comica. Questo si alza in piedi, si infila un paio di ciabatte. I Carabinieri lo convincono a farsi portare in ospedale da un’ambulanza per dargli una ripulita. Non è un barbone, aveva finito la giornata di lavoro e s’era ubriacato, talmente ubiraco da non ricordarsi dove abita.
Quattro chiacchiere col Carabiniere e mi dice: “Non ce la facciamo più, io sono 11 anni che non faccio altro, l’ultimo ieri sera, fino alle 2, ma la legge è quella che è.” Il carabiniere si attacca al cellulare, parla con qualcuno, intuisco qualche superiore, e gli dice “Mo’ l’accompagno a casa a questo che se si mette sull’aurelia lo ficcano sotto”. Al telefono gli rispondono di non farlo. I carabinieri chiamano l’ambulanza, convincono l’uomo a dire al medico che vuole andare in ospedale.
Conclusione. Non mi interessa assolutamente che l’uomo a terra fosse un romeno, anche se la situazione qui è diventata drammatica tra campi Rom e clandestini, ma Santo Dio, è un uomo steso a terra. Non mi interessa il suo aspetto. Non mi interessa che fosse ubriaco. Trovo sconvolgente che la segnalazione di un cittadino riguardante un uomo giacente privo di sensi in mezzo alla strada non venga nemmeno presa in considerazione dagli organi deputati alla gestione delle emergenze. Come se non bastasse ognuno demanda il compito all’altro “Chiami il 118”… “Chiami il 113”…”Chiami il Comune!”. Vi rendete conto? Il Comune?!
Io vedo un uomo steso privo di sensi in mezzo alla strada e devo chiamare il Comune? Mi viene da pensare che per il 113 un uomo steso in mezzo alla strada sia alla stregua di un sacco della spazzatura abbandonato! Ci mancava solo… “Signore chiami l’Arma che vengono a prenderselo loro”. Io capisco che a Roma di chiamate per barboni privi di senso in mezzo alla strada ce ne sono migliaia al giorno, ma è un buon motivo per trattare queste persone come sacchi della spazzatura abbandonati? Non riesco a non pensarci: “Signore chiami il Comune allo 060606!”.