Nella notte del 3 settembre un gruppo di estrema destra romano, che si chiama “Il popolo di Roma” guidato da Giuliano Castellino ha boicottato i manifesti del nuovo film diretto da Michele Placido “Il grande sogno” che sarà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il 9 settembre e uscirà al cinema l’11, scrivendo con la bomboletta spray su molti manifesti sparsi per la città lo slogan “No 68”.
Il leader del gruppo politico ha prima rincarato la dose: «È stata l’anteprima della nostra campagna, anche il Popolo di Roma sarà presente davanti alle sale dove si proietterà il film ma solo per informare tutti i cittadini che quello del ’68 non è stato un grande sogno bensì una grande tragedia. Il vero grande sogno è rovesciare il ’68 e mandare a casa chi ha distrutto la cultura nazionale e diffuso ateismo, materialismo, droga, odio e lotta di classe» per poi ritrattare e dichiarare di sospendere il boicottaggio: «Facciamo marcia indietro, terminiamo da subito la campagna lanciata e ci rendiamo disponibili per la creazione di momenti culturali e di confronto sul ’68».
Michele Placido indignato per il gesto aveva dichiarato: « È una minaccia squadrista come non si sentiva da tempo. Chiedo al sindaco di intervenire per garantire, anche agli spettatori, quella sicurezza che vuole assicurare a tutti i cittadini di Roma».
Il sindaco Alemanno aveva da parte sua replicato rassicurando immediatamente il regista: «Non solo garantisco a Placido la piena fruizione del suo film, ma lo andrò a vedere e farò in modo che possa avere la massima proiezione esterna. Ritengo che l’espressione artistica e culturale debba essere non solo libera, ma incentivata in tutte le sue declinazioni».
Anche il centrosinistra aveva parlato di un nuovo segnale del clima d’intolleranza che sta soffocando la Capitale, ma la questione come detto sembra essere rientrata, “Il popolo di Roma” ha fatto marcia indietro.