Il branco ha azzannato ancora, ma stavolta non sono stupratori immigrati o indigeni cui tutta Italia dà la caccia. Stavolta, ancora una volta, è stato il branco, l’enorme branco di cani randagi di cui tutta Italia se ne frega. Ha dell’incredibile quanto accaduto in Sicilia: a 24 ore di distanza, negli stessi luoghi in cui un bambino è stato dilaniato, un altro ferito e un uomo aggredito, una donna è stata vittima dell’assalto di cani abbandonati a se stessi.
Erano accorse autorità e forze dell’ordine, giornalisti e telecamere, sindaci e prefetti. Una gran mobilitazione durata meno di un giorno, poi il territorio è stato di nuovo evidentemente abbandonato, riconsegnato al branco. E’ qualcosa che a raccontarla non ci si crede: l’incapacità e l’ignavia che si sommano e nsi sotengono a vicenda.
Era stato proclamato il lutto cittadino per la morte del bambino. Andrebbe proclamata anche la giornata dell’ incuria e della vergogna nazionale. Lutto cittadino a Modica per i funerali del bambino sbranato dal branco dei cani randagi. Incuria istituzionale: 1650 Comuni sono fuori legge e recidivi quanto alle loro responsabilità. Sono soprattutto Comuni del sud. Lo aveva denunciato il sottosegretario Francesca Martini: “Inattività colpevole”. Purtroppo non era una constatazione, era un annuncio di un’altra tragedia.
Inattività colpevole, accertata, abituale: 600mila sono i cani randagi secondo una stima del Ministero della salute, cui si aggiungono i circa 15 mila che ogni estate i bravi cittadini abbandonano per strada. Centocinquantamila circa li ritroviamo nei canili (che a loro volta sono spesso solo un modo di intascare le sovvenzioni pubbliche). Gli altri, l’altro mezzo milione di randagi, vaga. Se ne dovrebbero occupare i Comuni che, come si è visto, molto spesso non lo fanno. Lamentano carenza di fondi, ma è un lamento che si leva con regolarità solo dopo ogni disgrazia. Ma definire quanto accade una disgrazia è un troppo gentile eufemismo, disgrazia è qualcosa che accade nonostante l’agire umano, qualcosa che è più forte e imprevedibile di ogni assunzione di responsabilità. Invece il branco di randagi che azzanna e uccide è solo la fotografia, la prova di quanto la società si sia assuefatta alla sua condizione di società incivile. Mezzo milione di randagio sono lo specchio in cui si riflette e non si guarda una disgraziata mezza Italia.
