La vicenda delle botticelle romane arriva in Parlamento. Ieri, infatti, è stata presentata un’interrogazione al ministro della Sanità per chiedere al Governo cosa intenda fare sulla situazione delle carrozze trainate da cavallo nella Capitale e di intervenire nei confronti del Campidoglio per il continuo mancato rispetto del regolamento comunale sulle botticelle.
A presentare l’interrogazione è stata Gianni Mancuso deputato del popolo della Libertà. Mancuso, 50 anni, oltre ad avere una passione per la politica è anche un affermato veterinario nonchè presidente dell’Enpav (Ente Previdenziale dei 25.000 veterinari italiani).«Nonostante esista un regolamento comunale del 25 ottobre del 2005 per l’attività del vetturino – si legge nella premessa – sono palesi le inadempienze e de inosservanze». Oltre alla mancanto rispetto delle norme, a volte a discapito degli animali, Mancuso sottolinea anche l’aspetto igienico sanitario causato dall’urina dei cavalli nelle piazze più belel di Roma: «Le zone di sosta dei cavalli – scrive – sono state trasformate in latrine a cielo aperto con lezzo incluso». E per questo Mancuso chiede l’intervento del ministro e un eventuale suo interessamento nei confronti del Comune di Roma.
L’interrogazione arriva proprio il giorno dopo della discussione del “problema botticelle” nella riunione di Giunta. Una riunione nella quale l’assessore De Lillo ha presentato una relazione che, di fatto, conferma le anomalie e irregolarità perpetrate da gran parte dei vetturini romani e avanza alcune ipotesi che comunque saranno discusse oggi con i conducenti delle carrozze ma anche con i rappresentanti dell’Ente Nazionale protezione Animali. Proprio le guardie zoofile dell’Enpa, infatti, hanno ripetutamente multato i vetturini per il mancato rispetto dell’orario di riposo dei cavalli previsto nelle ore più calde delle giornate d’estate (dalle 13 alle 17).
Sulla questione, ieri, è intervenuta anche la Lega Anti Vivisezione: «Chiediamo all’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi, ed all’assessore all’Ambiente, Fabio De Lillo, di indire una commissione d’inchiesta per verificare quale sorte abbiano avuto i centinaia di cavalli, negli ultimi dieci anni, a fine carriera – dice Bruno Ceravolo, responsabile della Lav di Roma – Sarebbe umiliante se, dopo una vita di sfruttamento, queste splendide creature fossero finite sulle tavole, in barba a qualsiasi rispetto delle normative e della dignità dell’animale».
Da parte loro i vetturini precisano: «La situazione è questa perchè per anni e anni la passata amministrazione non si è mai preoccupata di risolverla – dice il vicepresidente dell’associazione vetturini, Augusto Manzone – Qualcuno di noi sbaglia, ma non si dica che siamo dei delinquenti». E conclude: «Il cavallo caduto a piazza Navona non è morto. Si è ripreso e sta bene. Scrivetelo per favore».
