Il Giappone è ufficialmente in recessione e le Borse ne risentono negativamente trascinate giù dai titoli bancari. In Europa Milano apre piatta per poi arrivare fino a -3%. Le altre Borse europee hanno aperto in ribasso, per poi girare in positivo e tornare con il segno meno in tarda mattinata (-2-3%). Forti vendite su tutti i titoli bancari: Dexia -11%, Hbos e Lloyds -10,6%, Santander e Bnp Paribas (-6%).
TONFI UNICREDIT E PARMALAT – Anche a Piazza Affari le banche che frenano il tentato recupero. Unicredit in pochi minuti è scesa da -5% a -9,5%. Calano inoltre Mps (-5,4%), Banco Popolare (-6%), Intesa Sanpaolo (-4%). Tonfi in avvio per Parmalat (-5%) e Safilo (-14%).
TOKYO IN RECESSIONE – In Giappone il Pil di luglio-settembre ha segnato, per il secondo trimestre consecutivo, una contrazione dello 0,4% su base annua. Il Giappone, seconda economia mondiale, è quindi ufficialmente entrato in recessione per la prima volta dal 2001. La Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi in rialzo a +0,71%, dopo una seduta altamente volatile che ha visto l’indice toccare il -3%. In Asia andamento delle Borse negativo, ma a fine seduta i listini riprendono quota, seppur frenati.
GREGGIO A 55 DOLLARI – Petrolio in calo sul mercato elettronico after hours di New York. Il greggio con consegna a dicembre, spinto al ribasso dalla recessione giapponese, è sceso fino a 55,60 dollari al barile (-2,5%).
EURO – Avvio di seduta in calo per l’euro nei confronti del dollaro, ma dopo risale sino a 1,27 per assestarsi a 1,2650.