settimana 36, non ho ancora partorito e ho smesso di lavorare. Fantastico. DUE NOTIZIE POSITIVE.
Il resto abbastanza difficile. Non voglio urtare la sensibilità di nessuno. So che esiste la contraccezione e a 38 anni dovrei essere in grado di gestire queste situazioni. Ma le cazzate, almeno una volta, le facciamo tutti. Io più di una, evidentemente. E a conti fatti non posso che esserne felice, sono consapevole: i figli sono un dono.
Se non adorassi i miei non mi preoccuperei tanto della gestione complessiva della situazione. non riesco a pentirmene, né sono stata capace di optare per misure drastiche davanti a una terza gravidanza. Ho solo un problema di consapevolezza e un senso di responsabilità esagerato.
Mi viene l’ansia rispetto alla mancanza di strumenti.
Ad ogni modo, questa volta, almeno da un punto di vista medico le cose dovrebbero andare meglio delle altre due…la pupa supererebbe già i due chili, un record.
Gli altri due pargoli, intanto cominciano a dare qualche segno di squilibrio: “vogliamo essere piccoli..”
Normale, ma il più grande si butta a terra e batte i piedi come se avesse due anni, la più piccola prova già ad allattare. Fantastico. ma so che il peggio deve arrivare. Anche perché trascorreremo una splendida estate noi quattro senza il papà che dovrebbe ammortizzare gelosie e angosce. Resterà a Roma a lavorare (per fortuna).
I miei genitori, intanto, sono arrivati pronti al parto e nel tentativo di dare una mano…così anche io do qualche segno di squilibrio…chiamasi claustrofobia. Adesso spero di arrivare con la pancia al saggio scolastico del più grande. Questo è il mio obiettivo. Cerco di individuare piccoli traguardi per non rimanere delusa.
A presto. Maria
