IL PAPA A LOURDES: ”NON BENEDIRE LE UNIONI ILLEGITTIME”

Pur dovendo attenzione pastorale alla situazione dei divorziati risposati, la Chiesa sappia che «non si possono dunque ammettere le iniziative che mirano a benedire le unioni illegittime». Questo il monito di Benedetto XVI davanti alla Conferenza episcopale francese riunita a Lourdes. La questione dei divorziati risposati, ha osservato il Papa, è «particolarmente dolorosa» ma anche in questo «la Chiesa non può opporsi alla volontà di Cristo» e «conserva con fedeltà il principio della indossolubilità del matrimonio, pur circondando del più grande affetto gli uomini e le donne che, per ragioni diverse, non giungono a rispettarlo». In alcune parrocchie francesi è diffusa la benedizione di coppie di divorziati risposati.

LEGGI E MATRIMONIO – «Da vari decenni le leggi hanno relativizzato in molti Paesi la natura (della famiglia, ndr) di cellula primordiale della società» ha detto il Papa ai vescovi francesi, criticando il fatto che «spesso le leggi cercano più di adattarsi ai costumi e alle rivendicazioni di particolari individui o gruppi, che non di promuovere il bene comune della società». E il matrimonio eterosessuale finalizzato alla nascita dei figli «non è più nella mente di certuni un modello a cui l’impegno coniugale mira». Ai vescovi il Papa chiede di «andare controcorrente» sul matrimonio e famiglia, e collega questo problema alla pastorale verso i divorziati risposati, invitando anche la Chiesa a non «benedire le unioni illegittime».

IN 200 MILA ALLA MESSA – Prima del suo intervento davanti alla Conferenza episcopale francese, Bendetto XVI aveva celebrato una messa multilingue nella Prairie di Lourdes, in occasione dei 150 anni delle apparizioni mariane a Bernadette Soubirous, alla quale hanno partecipato 200 mila fedeli. Le varie parti del rito sono state celebrate nelle lingue usate comunemente nei santuari di Lourdes: francese, italiano, spagnolo, inglese, tedesco e olandese. Il credo è stato cantato in latino, e le preghiere dei fedeli sono state recitate in francese, tamil, arabo, portoghese, mòoré – la lingua di alcuni paesi africani, soprattutto il Burkina Faso, – polacco e cinese.

MATRIMONIO E SACERDOZIO – Ratzinger, giunto in papamobile nella spianata dove un gruppo di giovani aveva issato la croce della Giornata mondiale della gioventù, ha celebrato con accanto il vescovo di Lourdes Jacques Perrier e con il segretario di Stato Tarcisio Bertone, presenti numerosi vescovi, l’episcopato francese quasi al completo, e i cardinali francesi nel seguito papale, Roger Etchegaray, Jean-Louis Tauran e Paul Poupard. 
(Ap)
Il Pontefice ha indirizzato ai presenti una omelia fortemente spirituale, in cui ha indicato il messaggio di Lourdes per una «umanità nuova»: «Presentandosi in una dipendenza totale da Dio, Maria – ha detto – esprime in realtà un atteggiamento di piena libertà, fondata sul pieno rispetto della sua dignità». Rivolto ai giovani li ha esortati a non avere paura «dire "sì" alle chiamate del Signore», sia al matrimonio che al sacerdozio, e ha ricordato «tutta la felicità che vi è nel donare totalmente la propria vita al servizio di Dio e degli uomini».

«MARIA VEGLI SULL’ITALIA» – «Maria insegna che la fede cristiana non è un peso, ma è come un’ala che ci permette di volare più in alto» ha detto il Papa, prima della recita della preghiera dell’Angelus . Poi nei saluti in italiano Benedetto XVI ha invitato ad accogliere il messaggio della Vergine a Bernardette: «preghiera e conversione del cuore – ha detto – sono la via per rinnovare il mondo. La Madonna – ha aggiunto – vegli sempre su di voi, sulle vostre famiglie, specialmente sui malati e i sofferenti, e sull’intera nazione italiana».

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