Benedetto XVI, giunto a Luanda, capitale dell’Angola, condanna senza riserve il diritto all’aborto, quale misura di pianificazione familiare. Il diritto all’aborto è previsto dai programmi di salute riproduttiva approvati dall’Organizzazione per l’Unità africana, con l’avallo dell’Onu.
Il Papa, davanti alle autorità angolane, ha stigmatizzato “l’ironia di coloro che promuovono l’aborto tra le cure della salute materna!”. Ratzinger ha definito sconcertante la tesi secondo la quale la soppressione della vita sarebbe una questione di “salute riproduttiva”.
Il Pontefice, rinnovando l’impegno della Chiesa in Africa al fianco dei poveri, si è scagliato contro le troppe pressioni esercitate sulla famiglia. Povertà , disoccupazione, carestie, esilio si abbattono sulle famiglie generando ansia e umiliazione. Infine, il Papa ha denunciato la sconvolgente discriminazione nei confronti delle donne, vittime di abusi, violenza e sfruttamento sessuale.
