«NEGAZIONE INTOLLERABILE» – Quanto all'Olocausto e ai campi di sterminio, Benedetto XVI ha sottolineato che la posizione della chiesa deve essere chiara a ognuno, «specialmente a chi è nella tradizione delle Sacre scritture». «L’intera umanità prova profonda vergogna per la selvaggia brutalità nei confronti del vostro popolo in quell’occasione – ha aggiunto rivolgendosi ai suoi ospiti -. E’ fuori discussione che ogni negazione o tentativo di minimizzare questo terribile crimine è intollerabile e del tutto inaccettabile». Benedetto XVI ha anche ammonito che «questo terribile capitolo della storia non deve mai essere scordato» ed ha espresso una «fervente preghiera» che «la memoria di questo terribile crimine rafforzi la nostra determinazione a sanare ferite che troppo a lungo hanno sporcato le relazioni tra cristiani ed ebrei».
«AMICIZIA CON GLI EBREI» – Netta la condanna anche dell’antisemitismo. «La Chiesa – ha detto – è profondamente e irrevocabilmente impegnata a rifiutare ogni antisemitismo e a continuare a costruire relazioni buone e durature tra le nostre due comunità». Ratzinger ha sottolineato che «i due millenni di storia della relazione tra ebraismo e Chiesa sono passati tra molte fasi diverse, alcune delle quali dolorose da ricordare. Ora che siamo in grado di incontrarci in uno spirito di riconciliazione, non dobbiamo permettere che le difficoltà passate ci impediscano di stringerci la mano dell’amicizia».