Dopo la recente malattia dello zio Ted, patriarca del clan, e gli innumerevoli scandali e avversità che hanno perseguitato i suoi tanti cugini, la stoica e riservata Caroline oggi è praticamente la sola della sua famiglia a portare avanti il kennedismo cui s’ispira Obama. «Quando il Paese era inconsolabile per la morte del fratello minore John Jr. e di sua madre Jackie è stata lei a prenderci per mano, mostrandoci la strada», teorizza l’Huffington Post. E aggiunge: «Il Paese oggi ha ancora bisogno di lei». A tracciarle la strada che porta dritto alla Casa Bianca? Il destino stesso. Sì perché, nolente o volente, Caroline fa parte del tessuto socio-politico della nazione americana da quando è nata. Le sue foto in groppa al pony Macaroni e più tardi al funerale del padre hanno segnato un’ era. Quando John Jr. e mamma Jackie dominano le prime pagine dei tabloid di tutto il mondo, lei sgobba, lontano dai riflettori, laureandosi prima ad Harvard e poi in legge alla Columbia.
Sempre al riparo dai riflettori e anzi fiera di essersi ritagliata un profilo quasi invisibile, sposa il designer Ed Schlossberg, ha tre figli e continua a lavorare instancabilmente nel settore pubblico, sostenendo le cause sociali più disparate. Trova pure il tempo per scrivere ponderosi trattati legali: In Our Defense: The Bill of Rights In Action (1990) e The Right To Privacy (1995). Caroline non ha esperienza politica? «Balle — replica l’Huffington Post —. Ha lavorato tutta la vita per aiutare i meno fortunati, come Hillary sostiene di aver fatto». Non solo. Il suo curriculum senza macchie, scandali e gaffe sarebbe, a detta dei suoi numerosi fan, «assai preferibile rispetto a quello dell’ex first lady ». Non tutti però condividono l’entusiasmo. «Obama e Caroline sono entrambi privi di esperienza politica sia a livello nazionale sia internazionale — punta il dito la Fox tv, vicina ai conservatori —: sarebbe il ticket ideale per assicurarsi che i democratici perdano di nuovo la Casa Bianca il prossimo novembre».