Sta a vedere che succede davvero: la Formula 1 senza la Ferrari e viceversa. Finora molti hanno pensato che il contrasto tra la casa di Maranello e la Fia di Mosley fosse un reciproco gridare al lupo, al lupo. Insomma, drammatizzare, reciprocamente drammatizzare, per poi mettersi d’accordo dopo magari dura trattativa. Invece un’altra carta giocata dalla Ferrari le si è bruciata in mano e la scuderia più importante della Formula 1 ne deduce che è ora di alzarsi dal tavolo. Il Tribunale ordinario di Parigi ha dato torto alla Ferrari che chiedeva il blocco dell’entrata in vigore dei nuovi regolamenti che impongono un tetto di spesa alle scuderie. Fosse solo questo, ci sta sotto quel tetto di spesa si può permettere nella costruzione delle monposto e in corsa cose vietate a chi sta sopra. Cioè due regolamenti, concepiti per favorire chi nonsi chiama Ferrari, Renault, Bmw… Ora, secondo quanto dichiarato dalla Ferrari, l’iscrizione al prossimo Gran premio di F1 è più lontana.
Il tetto di spesa che è stato inserito è di 44 milioni: ciò consentirà a molti nuovi team minori di iscriversi. La norma è stata contestata da molte scuderie tra cui la Renault e la Toyota, che hanno già deciso di non iscriversi. Ora tutto dipende dalla casa di Maranello che dovrà decidere in fretta, dato che il termine dell’iscrizione al GP del 2010 scade il prossimo 29 maggio. Nove giorni dalla sentenza di Parigi, i nove giorni che smontarono la Formula 1?