Il valzer degli allenatori è cominciato. La crisi non frena i presidenti delle squadre che vanno male

Gregucci

E due. Crisi o non crisi, gli indebitatissimi presidenti delle nostre società di calcio non perdono le buone abitudini. Dopo Spalletti alla Roma, è saltato l’allenatore dell’Atalanta Gregucci, arrivato a Bergamo con l’etichetta di tecnico emergente. I risultati negativi, si dirà, e fin qui si può anche concordare. Ma è evidente che l’errore è stato commesso in estate, quando si è deciso di sostituire Del Neri (approdato felicemente alla Sampdoria) con un allenatore dal mediocre curriculum che faceva fatica a barcamenarsi in serie B. Ma con un grande pregio: costava poco e prendeva ordini senza discutere. Il risultato è che ora la società bergamasca di allenatori dovrà stipendiarne due, visto che ha convocato d’urgenza Antonio Conte per affidargli una formazione evidentemente inadeguata e bisognosa di rinforzi.

Finita? Manco per sogno. Sono in fibrillazione anche le due squadre siciliane, alle prese con una classifica deficitaria. A Catania è stata fatta una scelta che ricorda molto da vicino quella dell’Atalanta. L’allenatore Atzori, chiamato a sostituire Zenga finito al Palermo, ha sulle spalle un’esperienza col Ravenna ed è stato ugualmente paracadutato in serie A. Risultato: il Catania non riesce a esprimere un gioco decente e ha racimolato un misero punticino.

Zenga

Diversa la situazione del Palermo. In estate Zenga ha parlato addirittura di scudetto: era una provocazione, certo, ma da qui a galleggiare nelle zone pericolose della classifica il passo è troppo grande per un presidente sanguigno e mangiallenatori come Zamparini.

Poi c’è il Bologna, con Papadopulo contestato dalla proprietà. Cosa chiedono i Menarini al loro tecnico? Sarebbe interessante saperlo, visto che con quell’organico il miracolo riuscito lo scorso anno è quasi certamente irripetibile.

Per il momento non rischiano né Allegri del Cagliari né Giampaolo del Siena, ma qualche campanello comincia già a squillare in lontananza e i procuratori sono già al lavoro per piazzare i loro disoccupati di lusso. Gente come Mancini, Delio Rossi, Mazzarri e compagnia difficilmente resterà a piedi. Se poi il problema saranno i bilanci già disastrati delle società, qualche soluzione si troverà.

Ultima nota: Mourinho si è beccato una giornata di squalifica e 15mila euro di multa. Se le regole valide per i calciatori valgono anche per i tecnici, Moratti multerà lo special one?

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