Imbarazzo della Chiesa dopo le dichiarazioni di Famiglia Cristiana: adesso basta stare zitti

C’è imbarazzo all’interno della Chiesa cattolica italiana dopo le dichiarazioni di Famiglia Cristiana che, pur non essendo l’organo ufficiale del Vaticano e non potendo neanche interpretare fedelmente le politiche della Cei, ha tuttavia posto un grande problema ai vescovi italiani e all’intera Chiesa italiana. Chiesa che, a questo punto si trova a un bivio: o si veste da “chiesa silente” e lascia correre, decidendo di tacere e soprassedere, restando a guardare e accettando, oppure dice qualcosa, si esprime, manifesta una posizione, rischiando però l’ingerenza.

Famiglia Cristiana si è infatti espressa sul premier Silvio Berlusconi, giudicandolo “indifendibile” e invitando la Chiesa a «non ignorare l’emergenza morale». Non solo, Famiglia Cristiana, tramite la voce del direttore Don Sciortino, fa sapere che le leggi favorevoli alla Chiesa promesse dal Governo, sono il classico “piatto di lenticchie” da respingere al mittente.

Anche in questo caso il silenzio della Chiesa, sul principio del “chi tace acconsente” significherebbe accettare la definizione. Ma, anche volendo, come poter respingere?

Non escluso che la  Chiesa italiana trovi, a breve, un linguaggio semi ufficiale e una sede semi ufficiale per replicare ed esprimere che il settimanale Famiglia Cristiana parla per sè, ma non proprio e non del tutto, esclusivamente per sè.

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