Ufficialmente "dispersi" restano anche i sei migranti scomparsi ieri nella acque davanti a Malta. Le ricerche sono riprese all’alba ma senza frutto. Mancano all’appello almeno tre bambini. "Probabilmente, sono stati loro i primi ad avere la peggio", ipotizzano alla Capitaneria di porto. I superstiti che si sono salvati aggrappandosi alle gabbie dei tonni sono stati accompagnati nei centri di raccolta a Malta.
Ma l’ondata di sbarchi non si arresta. Neppure le cattive condizioni del mare spengono la speranza di una nuova vita sul versante europeo del Mediterraneo. Altri 26 clandestini sono stati soccorsi stamane al largo della costa meridionale di Malta aggrappati alle reti d’acciaio per la cattura dei tonni come fossero enormi ciambelle di salvataggio. E stamane, al largo dell’isola di Lampedusa sono stati salvati altri 90 migranti a bordo di due gommoni. In due giorni hanno raggiunto le coste dell’isola siciliana quasi 500 migranti, tra i quali un centinaio di donne, due in attesa di un bambino.
Il centro di accoglienza di Lampedusa è in emergenza. Nell’isola riesplode la polemica per la nuova ripresa degli sbarchi. Portavoce della protesta è il vice sindaco leghista Angela Maraventano che ieri, sulle banchine del porticciolo, si è presentata vestita "all’araba", con lo chador in testa. La senatrice del Carroccio ormai è una veterana delle iniziative anti-immigrazione: "Voglio trovare un passaggio per Tripoli".