Impiegati lumaconi, sbizzarritevi! Se vedete passare una collega dal sedere a mandolino o dalle curve procaci, non limitatevi a uno sguardo, allungate la mano e palpate sereni come se giocaste con una pallina di gommapiuma. L’impiegato che in ufficio tocca le colleghe, infatti, non rischia una condanna per violenza sessuale. A patto, però, che nel suo comportamento non ci sia “ebbrezza sessuale”. Lo ha stabilito la Cassazione, respingendo il ricorso della Procura di Bologna contro l’assoluzione di un impiegato di Ferrara, che sul lavoro era solito fare “scherzi” alle colleghe toccandole.
La Corte Suprema reputa il gesto di “palpeggiare il sedere” delle colleghe come poco raffinato, ma non censurabile nei casi in cui non ci sia l’intenzione di «soddisfare la propria libido», è evidente. Sì , ma come verificarlo? Di diverso avviso era stato il Tribunale di Ferrara che, il 17 maggio del ’99, lo aveva condannato a un anno e due mesi di reclusione per violenza sessuale anche se poi la pena era stata sospesa. L’assoluzione dell’impiegato “popi popi” era invece arrivata il 28 novembre 2008 dalla Corte d’Appello di Bologna.
La Procura del capoluogo emiliano ha presentato ricorso in Cassazione, con l’accusa di violenza sessuale. La terza sezione penale ha però bocciato il ricorso e ha evidenziato che «la parte offesa ha riconosciuto che l’impiegato era solito praticare degli scherzi, anche se di cattivo gusto, toccando le colleghe di lavoro». Un comportamento, dice la Suprema Corte, “di certo poco raffinato” e caratterizzato da “abitualità”.
Il dipendente è stato assolto in quanto nel suo atteggiamento «non si poteva ravvisare l’elemento soggettivo caratterizzante il reato contestato», essendo necessaria per una condanna per violenza «l’espressione nell’agente di ebbrezza sessuale».
Nel caso in cui, un impiegato marpione e dalla mano morta dovesse trovarsi in un luogo di lavoro con soli uomini (possibilità che non si deve escludere, specie nei ruoli di prestigio), potrà dotarsi di un sedere di gomma con fondo in mogano da tenere sulla scrivania.