L’ex presidente del Verona calcio, Giambattista Pastorello, è stato interrogato questa mattina in Procura a Palermo, dai pm Francesco Del Bene e Marcello Viola. Pastorello, indagato con l’ipotesi di frode sportiva per il presunto aggiustamento della partita Palermo-Verona del campionato di serie B 2002-2003, ha respinto le accuse: la gara si giocò il 31 maggio 2003, allo stadio Renzo Barbera del capoluogo siciliano e, secondo il pentito Marcello Trapani, ex avvocato dei boss Lo Piccolo, Pastorello si sarebbe accordato con l’allora ds del Palermo, Rino Foschi, per dare il via libera ai rosanero, allora in corsa per la serie A.
L’ex legale dei boss mafiosi Salvatore e Sandro Lo Piccolo aveva sostenuto che Foschi avesse offerto 200 mila euro a tre giocatori dell’Ascoli, per truccare la partita della settimana precedente, e a Pastorello. “Io non andai a Palermo a vedere la partita -ha detto l’ex numero uno dell’Hellas Verona- e non ne so nulla”. Mercoledì erano stati sentiti in Procura lo stesso Foschi, che aveva detto di avere rifiutato la proposta di Marcello Trapani di truccare le due gare, e i calciatori Franco Brienza, Vincenzo Montalbano e Salvatore Aronica, che si erano avvalsi della facoltà di non rispondere.