Almeno 500 lavoratori da stamane manifestano davanti ai cancelli della raffineria Saras di Sarroch (Cagliari) nella giornata di sciopero dell’area industriale proclamata da Cgil, Cisl, Uil e Ugl dopo la morte, ieri nella tarda mattinata, di tre operai di una ditta esterna.
Il presidio – hanno annunciato i sindacati – si protrarrà per tutto il giorno, mentre l’astensione dal lavoro sarà di otto ore. I corpi dei tre, morti per asfissia o per aver respirato un gas nocivo in un accumulatore di gasolio svuotato per manutenzione, sono stati portati via dallo stabilimento ieri sera, dopo un lungo sopralluogo cui hanno partecipato anche carabinieri e vigili del fuoco.
Sono diversi gli aspetti da chiarire: se il megaserbatoio fosse stato adeguatamente bonificato da residui di anidride solforosa prima della manutenzione; se la squadra di tecnici esterni avesse i permessi per procedere all’operazione di routine di pulizia; se i tre indossassero gli appositi segnalatori della presenza di C02 e H2S nell’aria. La procedura non prevede l’uso di mascherine di protezione nè, d’altra parte, quella antipolvere indossata dal terzo operaio entrato nella megacisterna per soccorrere i due compagni rimasti all’interno è servita a salvargli la vita.
Intanto la procura della Repubblica di Cagliari ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo.