I fratelli, si sa, possono avere attitudini diverse. Accade in tutte le famiglie, anche in quelle reali. Così, in Inghilterra, mentre l’erede al trono William si trova invischiato in una storia di sesso e droga per colpa dello zio della fidanzata, a tenere alto il buon nome della famiglia reale ci pensa il principino Harry.
Il trono, però, è un affare di primogenitura, non di meriti. Quindi, le buone azioni del giovane Harry non faranno diventare il suo sangue più blu di quello del fratello.
Il principino, già in incognito in prima linea in Afghanistan tra dicembre e febbraio del 2008, torna a far parlare di se. Stavolta, per difendere i diritti di un suo commilitone, Ben McBean, un «eroe», secondo Harry, trattato ingiustamente dal suo Paese.
Il marine, 22 anni, in Afghanistan ha lasciato un braccio e una gamba, a causa di un esplosione in un campo minato. Sull’aereo che lo riportava a casa c’era anche il principe Harry, costretto a lasciare il fronte dopo che il “Drudge Report” aveva reso pubblica la sua presenza tra le truppe di Sua Maestà.
Il principino, in quella occasione si disse «umiliato dal coraggio del soldato». Meno colpiti di lui, però, i responsabili per i risarcimenti agli invalidi di guerra del ministero della difesa. A Ben, infatti, sono toccate 240.000 sterline di indennizzo, meno della metà del massimo previsto.
Ora il marine ha presentato ricorso e punta ad ottenere le 570.000 sterline previste. E, c’è da scommettersi, il principino sarà al suo fianco.
