Gioacchino Genchi รจ stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Roma. All'ex consulente dell'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris i pm contestano i reati di violazione della privacy e abuso d'ufficio, in relazione al presunto archivio di tabulati telefonici da lui raccolto. L'ipotesi di abuso di ufficio รจ legata alla qualifica di pubblico ufficiale rivestita dal consulente, mentre quella di violazione della legge sulla privacy รจ connessa a un eventuale trattamento illecito di dati personali. In pratica il lavoro dei magistrati รจ teso a stabilire se il fine dell'attivitร di Genchi fosse quello di favorire o danneggiare qualcuno.
All'attenzione del procuratore Giovanni Ferrara e degli aggiunti Achille Toro e Nello Rossi ci sono tre volumi e 570mila contatti che riguardano le inchieste Why Not e Poseidone. Soltanto una parte dei contatti acquisiti dal consulente. Il Ros deve, infatti, ancora sviluppare gli accertamenti e consegnare altro materiale. Tra la documentazione al vaglio della procura anche alcuni tabulati di parlamentari, circostanza ritenuta illegittima.
Si chiamano ยซintestazioni anagraficheยป e sono le schede compilate da chi ha un telefono fisso o mobile. Contengono i dati personali del proprietario, la sua residenza, la professione, il codice fiscale. Tra il 2004 e il 2008, il consulente Gioacchino Genchi ne avrebbe chieste cinque milioni e mezzo, piรน o meno quella di un italiano su dieci. Il numero รจ stato comunicato dai responsabili delle societร telefoniche al Copasir, il comitato parlamentare di controllo, durante le audizioni di lunedรฌ sera. E integra i dati forniti dai carabinieri del Ros nei rapporti sulla gestione delle inchiesta Why Not e Poseidone condotte dal pubblico ministero Luigi de Magistris. Da queste relazioni emerge, fra l'altro, che il consulente avrebbe ottenuto password di accesso alle banche dati dei gestori e avrebbe acquisito informazioni utilizzando ยซchiaviยป diverse da quelle autorizzate.
Schede e tabulati
Da anni Genchi affianca numerose Procure nell'ambito di indagini che riguardano criminalitร e pubblica amministrazione, ma anche omicidi e sequestri di persona. E nel corso di questa attivitร โ ha riferito il delegato Telecom โ avrebbe ยซchiesto e ottenuto quei milioni di schede relative a cellulari e numeri di uffici o abitazioniยป. Piรน volte Genchi ha spiegato che per ogni numero telefonico la sua richiesta viene moltiplicata per quanti sono i gestori e per quante volte la stessa scheda sim ha cambiato intestatario: in questo caso si arriverebbe a una quantitร di ยซcontrollati ยป molto inferiore. Tra il 2002 e il 2008 โ dicono le Compagnie โ il perito avrebbe anche acquisito 24.000 tabulati telefonici, di cui oltre 8.000 con l'autorizzazione della procura di Catanzaro. Il problema che si รจ posto all'interno del Copasir riguarda le modalitร di archiviazione e conservazione di questi dati. Genchi ha sempre assicurato di aver rispettato le norme, ma adesso anche la procura di Roma verificherร se queste schede siano rimaste in suo possesso oltre il limite di tempo consentito. Bisognerร poi accertare se le informazioni ottenute nell'ambito di un'inchiesta siano state utilizzate anche per altre indagini o se invece davvero il consulente โ come del resto ha sempre dichiarato โ abbia ottenuto ogni volta un nuovo decreto di autorizzazione da parte dell'autoritร giudiziaria. Secondo i numeri acquisiti dai carabinieri del Ros alla fine di aprile scorso, soltanto per le inchieste Why Not e Poseidone, ยซGenchi ha elaborato circa 578.000 record di intestatari anagrafici, dato ancora parziale perchรฉ mancano le risultanze complete di Tim e Vodafoneยป.
La password Vodafone
Il rapporto del Ros contiene contestazioni molto pesanti sull'operato di Genchi. Durante gli accertamenti i carabinieri hanno chiesto a tutti i gestori che tipo di rapporti avessero avuto con Genchi nell'ambito dell'inchiesta Why Not. E tra le nuove accuse c'รจ quella che riguarda l'acquisizione di dati da Vodafone. Cosรฌ รจ ricostruita la vicenda nella relazione consegnata alla procura generale di Catanzaro il 23 aprile 2008. ยซIl 13 febbraio 2008 Vodafone precisava di non aver mai elaborato richieste di intestatari anagrafici per conto del consulente tecnico, aggiungendo cheโ in ossequio al decreto firmato dal pubblico ministero aveva assegnato allo stesso consulente le credenziali "GGENCHI03" per poter accedere al portale "VODAFONE-AGWEB" dal quale interrogare gli intestatari anagrafici dei clienti Vodafone-Omnitelยป. Si tratta di una procedura riservata agli uffici di polizia giudiziaria. Aggiungono i carabinieri: ยซNella stessa nota Vodafone precisava altresรฌ che il consulente non aveva mai effettuato interrogazioni con le credenziali protette. Il successivo 19 febbraio 2008 si richiedeva alla Vodafone di comunicare eventuali altri account "AGWEB" aperti a favore del dottor Genchi, riferendone identificativi, date di rilascio e le interrogazioni effettuate nell'ambito delle due indagini (Why Not e Poseidon, ndr). Il 3 marzo 2008 Vodafone comunicava che Genchi disponeva anche delle credenziali "GGENCHI" ottenute con decreto della procura di Marsala con le quali lo stesso consulente aveva proceduto all'interrogazione degli intestatari anagrafici (circa 50.000 utenze) emergenti nel procedimento penale della Procura di Catanzaroยป. Copasir e magistratura dovranno adesso verificare come mai Genchi abbia utilizzato la password che gli era stata concessa da altri magistrati, lasciando cosรฌ traccia relative a indagini diverse da quelle condotte da de Magistris.
Partiti e ministri
Genchi ha sempre detto di aver acquisito i dati di traffico relativi ad alcuni politici senza sapere chi in realtร usasse il telefono. Nel loro rapporto i carabinieri ripetono che ยซil consulente aveva elaborato i tabulati di utenze riconducibili al senato della Repubblica, alla Camera dei deputati, alla presidenza del Consiglio dei ministri, a Ministeri, alla Direzione nazionale Antimafia, a direzioni di partiti politici, ad amministrazioni comunali e finanche a numerazioni private di magistrati. Si ritiene che il consulente abbia acquisito conoscenza della sicura riconducibilitร di molti degli intestatari giร prima delle richieste di emissione dei decreti dei dati di traffico telefonico. In alcuni casi รจ lo stesso consulente che associa in modo in equivoco le utenze da esaminare a enti istituzionali, come la presidenza del Consiglio, il Senato e la Camera senza conoscerne gli usuari, potendo trattarsi anche di parlamentari. Allo stesso modo il consulente ha agito per acquisire i tabulati di utenze che egli stesso riconduce puntualmente a persone investite di ruoli istituzionali, tutelati da normative specifiche come i funzionari del Sismi o i magistrati fuori ruolo presso il ministero della Giustizia e quelli del distretto di Catanzaroยป sui quali de Magistris non aveva competenza ad indagare.
