Birmania, Iran, Siria, Cuba, Arabia Saudita, Vietnam, Tunisia, Cina, Turkmensitan, Egitto: sono questi gli stati del mondo dove la vita del blogger è più dura. Se negli ultimi anni i blog si sono imposti come voci libere e indipendenti nel panorama dell’informazione, negli stati totalitari i governi hanno messo in campo dure misure repressive per censurare anche le forse più flebili di dissenso.
Teheran, per esempio, prevede la pena di morte per i blogger che promuovono “la corruzione, la prostituzione e l’apostasia” (un concetto naturalmente molto vago). A Cuba, invece, almeno in via ufficiale, solo i membri del partito possono avere accesso al web.
La lista è stata stilato dal “comitato internazionale per la protezione dei giornalisti” (CpJ) in occasione della giornata internazionale dedicata alla libertà di stampa.