Internet/ La televisione si sposta sulla rete. Telecom prova a contrastare YouTube

Il sorpasso definitivo di internet sulla televisione sta per compiersi. Microsoft ha da pochi giorni pubblicato gli esiti di uno studio condotto tra i consumatori europei. In base alle risposte raccolte, il colosso infomatico ha stabilito che, nel giugno 2010, un cittadino europeo trascorrerà in media ogni settimana 14 ore navigando nel web e 11 ore sintonizzato sui vecchi canali televisivi.

Il cambio epocale non consiste solo in questo dato. Cambieranno anche radicalmente le abitudini degli utenti che utilizzano la rete. Attualmente, il 95 per cento di chi usa Internet lo fa attraverso il tradizionale personal computer. La percentuale nei prossimi cinque anni scenderà al 50 per cento, a favore di tutti gli altri dispositivi abilitati al web: i set box della Iptv, i lettori multimediali e i telefonini intelligenti.

Il confine netto fra televisore e pc come “elettrodomestici” con funzioni diverse comincia a vacillare. Dopo YouTube, siti come Hulu o Veoh offrono ormai la possibilità di fruire da Internet di programmi tv come alcuni dei serial più seguiti. Anche in Italia la tendenza di portare la televisione sul web ha ormai preso piede: Telecom, Fastweb e Wind hanno costituito un’associazione di operatori Iptv, con lo scopo di sviluppare e facilitare l’accesso ai contenuti più differenti attraverso la normale connessione.

Resta il nodo dei costi di servizio. Perché pagare un’azienda per vedere determinati format online se YouTube garantisce la possibilità all’utente di selezionare gratuitamente tutto ciò che più gli interessa? La soluzione prova per adesso a trovarla Telecom Italia, affiancando ad Alice Home Tv il portale di Yalp, con contenuti sia a pagamento, sia gratis, nella speranza di convincere lo “spettatore sulla rete” a legarsi a un unico operatore.

*Scuola di Giornalismo Luiss

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