Un clerico noto per la sua intransigenza, Ahmad Khatami, ha chiesto venerdi che i ”rivoltosi” scesi in piazza per contestare le elezioni presidenziali del 12 giugno, vengano condannati a morte, a quanto riferisce la Reuters.
In un discorso rivolto ai fedeli all’Università di Teheran, Khatami ha detto di volere che la magistratura ”punisca i capi dei rivoltosi senza pietà per insegnare a tutti una lezione”. ”Dovrebbero essere puniti spietatamente e selvaggiamente”, ha aggiunto il clerico.
Membro dell’Assemblea degli Esperti, Khatami ha detto che la magistratura dovrebbe accusare i capi dei ”rivoltosi” di essere ”mohareb”, ovvero chi fa la guerra a Dio. Per gli accusati di essere ”mohareb” la legge iraniana prevede la pena capitale.
Venerdi i sostenitori di Mir Hossein Mousavi rilasceranno migliaia di palloncini in aria con la scritta ”Neda rimarrai per sempre nei nostri cuori”, in memoria della giovane donna uccisa a fucilate dalla polizia durante i violenti disordini della settimana scorsa a Teheran.