Continua la repressione in Iran. Secondo il Jerusalem Post, infatti, 6 sostenitori di Mir Hossein Moussavi, principale avversario del presidente Mahmoud Ahmadinejad sono stati impiccati lunedi’ nella citta’ santa di Mashhad. La protesta, intanto non accenna a placarsi, anche se tra gli uomini di Moussavi, scesi più volte in piazza nei giorni scorsi per chiedere la ripetizione del voto, serpeggia la paura.
La novità di queste ultime ore è la presa di posizione di alcuni esponenti dell’alto clero iraniano, come l’Ayatollah Seyyed Jalaleddin Taheri-Esfahani che hanno iniziato a difendere Moussavi dalle pesanti accuse del regime.
Ahmadinejad, intanto, ha rinunciato a partecipare al vertice dell’Unione Africana che si terrà a Sirti in Libia. Defezione improvvisa ed imprevista che segue a stretto giro di posta quella del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi alle prese con il disastro di Viareggio.
La rinuncia del presidente iraniano, che a Sirti avrebbe dovuto pronunciare un discorso è stata annunciata dal governo di Teheran senza dare nessuna spiegazione.