Un’imponente folla di sostenitori del presidente rieletto, Mahmoud Ahamadinejad, รจ scesa in piazza a Teheran. La tv di Stato Iranian sta trasmettendo in diretta il grande raduno di manifestanti con bandiere tricolori nazionali che occupano la grande piazza di Vali Asr, nel nord della capitale.
La tv, che trasmette non-stop la manifestazione, alterna immagini in diretta della piazza con altre che mostrano gli effetti delle distruzioni: auto incendiate, cabine telefoniche e punti bancomat distrutti.
In un’altra zona della cittร si sono radunati i sostenitori di Mousavi, che stanno marciando verso la sede della televisione di Stato. Nessuno slogan, solo cartelli con scritto ยซSilenzio, calmaยป. Poco prima il leader moderato aveva revocato una manifestazione in programma alle 14.30 nella stessa piazza dove si sono riuniti i sostenitori di Ahmadinejad. Mousavi ha spiegato di aver preso questa decisione per ยซsalvare vite umaneยป.
La tv di Stato ha intanto riferito che il Consiglio dei Guardiani della Costituzione si dice ยซprontoยป a ricontare i voti, ma che le elezioni non saranno annullate.
Il governo ha imposto nuove restrizioni alla stampa: a tutti i giornalisti (stranieri e iraniani che lavorano per media di altri Paesi) รจ stato impedito di scendere in strada per dare informazioni sulle manifestazioni in corso e scattare fotografie. I reporter, secondo la direttiva, possono lavorare solo dall’interno dei loro uffici, effettuare interviste telefoniche e seguire gli aggiornamento dai media di Stato.
ร invece vietato ยซpartecipare o coprire le manifestazioni che si tengono senza l’autorizzazione del ministero dell’Internoยป. Il Ministero della cultura, che rilascia gli accrediti ai giornalisti stranieri in Iran, ha reso noto che i corrispondenti possono continuare a lavorare dai loro uffici, ma ยซnon possono coprire eventi senza il coordinamento o l’autorizzazione del ministeroยป.
Una fonte governativa ha detto alla France Presse che il provvedimento vuole garantire la sicurezza dei rappresentanti dei media stranieri a Teheran.
