Iran/ Obama condanna nuovamente la repressione ma tentenna ancora su dialogo con Ahmadinejad

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha nuovamente condannato con termini duri la sanguinosa repressione del dissesno in Iran, ma ha aggiunto che è ancora troppo presto per dire se essa ostacolerà gli sforzi della sua amministrazione volti a fermare la costruzione in Iran di un arsenale nucleare, a quanto riferisce il Wall Street Journal.

”Aspettiamo ancora di vedere quale sarà la situazione”, ha detto Obama durante una conferenza stampa alla Casa Bianca con il cancelliere tedesco Angela Merkel. Secondo certi osservatori la determinazione di Obama di insistere nel chiamare al dialogo il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad potrebbe vacillare in seguito al brutale comportamento delle autorità di Teheran contro i dimostranti sostenitori del capo dell’opposizione Mir Hossein Mousavi.

Il Capo della Casa bianca si è spinto, per la prima volta, ad elogiare il comportamento degli iraniani che hanno protestato contro il contesato esito delle elezioni del 12 giugno affrontando la ”atroce” violenza delle forze di sicurezza. Quasi in concomitanza con le parole del presidente, un clerico ultraconsevatore iraniano, Ahmad Khatami, ha chiesto la pena di morte per i leader delle proteste svoltesi a Teheran.

Anche in questo caso per la prima volta, Obama ha elogiato Mousavi attribuendogli il merito di aver ”catturato l’immaginazione” degli iraniani che vogliono migliorare le relazioni con l’ Occidente. ”Il loro coraggio di fronte alla brutalità tetimonia la loro inflessibile volontà di giustizia”, ha detto il presidente.

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lgermini