La Procura della Repubblica di Crotone ha aperto un fascicolo per il momento a carico di ignoti, nel quale si ipotizza il reato di avvelenamento di acque destinate al consumo umano.
Quanto è avvenuto nei giorni scorsi in un villaggio turistico di Le Castella nel comune di Isola Capo Rizzuto, dove oltre un centinaio di ospiti sono rimasti intossicati, ha infatti tutta l’aria di un sabotaggio piuttosto che di un incidente. L’ipotesi, in questo momento al vaglio del sostituto procuratore Pierpaolo Bruni che conduce le indagini, è che qualcuno possa aver contaminato deliberatamente i serbatoi dai quali viene erogata l’acqua potabile in tutto il villaggio, considerato anche che nessuna delle strutture turistiche e delle abitazioni private servite dalla rete idrica pubblica ha accusato problemi. I primi sospetti sono affiorati durante i sopralluoghi effettuati dal personale dell’Azienda sanitaria provinciale accorso nella struttura appena scattata l’emergenza di fronte a decine di turisti che accusavano attacchi di diarrea, conati di vomito, mal di testa ed in qualche caso perdita di conoscenza.
I tecnici hanno subito intuito che quei malori potevano avere a che fare con l’acqua potabile accumulata nel serbatoio del villaggio turistico e distribuita, attraverso la rete idrica interna, ai rubinetti delle cucine e delle stanze degli ospiti. I sospetti, poi sono cresciuti quando uno degli ispettori sanitari ha percepito, durante i prelievi nella vasca di accumulo, un insistente odore di fogna: è a questo punto che è stato disposto il sequestro dell’intero sistema di approvvigionamento idrico del villaggio ed anche delle cucine e dei prodotti alimentari conservati e lavati presumibilmente con l’’acqua contaminata.
La conferma è giunta dai risultati delle analisi dei campioni di acqua potabile prelevati in sette punti diversi della struttura, che hanno rilevato quantità notevoli di coliformi totali, escherichiacoli ed enterococchi, i batteri responsabili delle malattie infettive di origine idrica.
I turisti, insomma, hanno bevuto per alcuni giorni acqua mischiata con reflui fognari ed hanno ingerito, con tutta probabilità, alimenti lavati con lo stesso liquido, per cui decine di loro sono finiti in ospedale con gravi disturbi gastro intestinali mentre dal villaggio è iniziato un vero e proprio esodo.
I proprietari del complesso, intanto, a causa della mancanza di acqua potabile sono stati costretti a fare alloggiare i loro ospiti in altre strutture ricettive.