I segnali di ripresa, registrati a luglio, per le esportazioni italiane sui mercati mondiali (+3,1% nei dati destagionalizzati rispetto a giugno) sono dovuti principalmente all’effetto traino esercitato dai Paesi extraeuropei: con un incremento congiunturale del 7,9% l’Italia supera la Francia e diventa il secondo esportatore europeo verso questi mercati, attestandosi su una quota dell’11,2%, seconda solo alla Germania (25%).
Lo afferma, in un comunicato, Assocamerestero in relazione ai dati sul commercio estero diffusi oggi dall’Istat. Per quanto riguarda le principali destinazioni delle merci, Assocamerestero sottolinea come nel mese di luglio segnali positivi vengano anche da Germania (+24,5%), Francia (+18,8%) e Spagna (+17,4%): questi tre Paesi, da soli, costituiscono oltre il 30% dell’export. Dati positivi provengono inoltre da aree caratterizzate da una forte imprenditoria italiana, come i Paesi dell’est (+21%, con un valore pari a 2 miliardi di euro). Quanto ai settori tipici del Made in Italy, la meccanica e il tessile-abbigliamento-calzature registrano, a luglio, un surplus di 3,9 e 1,5 miliardi di euro, il miglior dato da novembre 2008.