Jimmy Wales, cofondatore di Wikipedia spiega: «La pubblicità su Wikipedia? È una possibilità. Non la escluderei del tutto, anche se nessuno qui pensa che sia una buona idea. D’altro canto, se fosse a rischio la nostra sopravvivenza, faremmo tutto ciò che è in nostro potere per salvarci».
Riguardo la crisi economica, Wales sottolinea: «Per ora non la temiamo. Certo, ogni volta che in una pagina di Wikipedia compare l’annuncio della raccolta fondi la gente pensa che siamo nei guai, ma non è così». L’unica forma di finanziamento dell’enciclopedia web è infatti la raccolta fondi: Wales speiga a proposito delle voci circolate su di un possibile acquisto: «Nessuno si è mai fatto avanti per acquistarci, non è mai stata formulata alcuna vera offerta. Quanto valiamo? Nessuno lo sa. Se facessimo un’analisi tradizionale del flusso di cassa, allora il valore di
Wikipedia è nullo perché non ci sono inserzioni pubblicitarie. Comunque sia, stiamo parlando di una società che vale già miliardi di dollari».
A proposito del download illegale, Wales speiga:«Dobbiamo accettare l’idea che ben poco può essere fatto. I modelli commerciali che fanno
affidamento sull’originalità del prodotto avranno sempre più problemi in futuro. Per essere competitivo chi vende contenuti dovrà trovare un modo per rendere l’acquisto più conveniente del download gratuito». E se di Facebook Wales dice di avere una «assoluta dipendenza» pur riconoscendo che in alcuni casi è «una perdita di tempo», a proposito del rischio che Google monopolizzi il web, il co-fondatore di Wikipedia si dichiara tranquillo:«Ora come ora, non credo si tratti di un problema rilevante».
